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Alfonso Signorini: “Mi manca un figlio, ma l’utero in affitto lo lascio a Vendola”

Intervistato dal quotidiano Libero, Alfonso Signorini ha parlato del suo desiderio di paternità. In passato, aveva una fidanzata ma gli è mancato il coraggio per concretizzare questo sogno. Oggi dice no a tutti i metodi per diventare genitori, che reputa contro “il corso della natura”.
A cura di Daniela Seclì
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Alfonso Signorini si è raccontato nel corso di un'intervista rilasciata ad Alessandra Menzani per il quotidiano Libero. Il direttore del settimanale "Chi", ha parlato del suo desiderio di paternità, che non ritiene opportuno soddisfare con metodi che ritiene vadano contro il "corso della natura":

"Mi manca un figlio, ma sono contro ciò che non fa parte del corso della natura. Quando ero insegnante al liceo avevo tanti figli. Da professore ho toccato tutte le corde della paternità. Quando avevo la fidanzata e vivevamo insieme volevamo un figlio ma non avevamo il coraggio, non avremmo potuto mantenerlo. Adesso potrei mantenere una squadra di calcio, ma la vita è cambiata. L'utero in affitto? Lo lascio a Vendola ma non giudico nessuno, vedendo le foto con il figlio, così piene di amore. Dico solo che non è bello vivere in un Paese che non dice nulla sulle adozioni da parte di coppie, single o gay non importa. Ci sono tanti bambini negli orfanotrofi ma per adottare un figlio bisogna fuggire all'estero".

"Belén Rodriguez è amata o odiata, ma regala grandi risultati"

Alfonso Signorini resta il re del gossip italiano. Inutile dire, che anche quest'estate non si fa che parlare dei presunti flirt di Belén Rodriguez. In proposito, ha dichiarato:

"È un personaggio immarcescibile, che è amato o odiato, divide, ma regala sempre grandi risultati. I lettori si fidelizzano a una storia, come se fosse un fotoromanzo a puntate. Poi interessano i calciatori della Nazionale, se sopravvivono alla Spagna. E il mondo della tv generalista".

Infine, il direttore di "Chi" ha parlato delle "corna ai tempi dei cellulari" e ha dato un consiglio ai lettori che non ne vogliono sapere di essere fedeli:

"Cambiate il nome dell'amante, mettetene uno falso. Al posto di patatina 1 o 2 scrivete Don Alfredo. Il mio telefono è pieno di preti e suore".

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