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All’ospedale la fidanzata 20enne di Ricucci: “Stefano mi ha preso a schiaffi”

Patrizia Bonetti, fidanzata 20enne di Stefano Ricucci, è finita in ospedale con un trauma cranico facciale. Secondo il suo racconto, sarebbe stato proprio l’ex di Anna Falchi a schiaffeggiarla dopo la cena di lei con il figlio dell’immobiliarista. Lui, però, racconta altro.
A cura di Stefania Rocco
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Stefano Ricucci, ex compagno di Anna Falchi e di una serie di altre donne dello spettacolo, è finito nei guai a causa di Patrizia Bonetti, sua ultima fidanzata ventenne. La ragazza avrebbe sporto querela ai danni dell’immobiliarista dopo essere stata schiaffeggiata. Trasportata presso l’ospedale Umberto I, sarebbe stata trattenuta in osservazione a causa di un trauma cranico facciale con 20 giorni di prognosi. Secondo il racconto della giovane raccolto dagli investigatori, alla base del litigio ci sarebbe stata una cena tra la Bonetti e il figlio 19enne di Ricucci, Edoardo. “Venite a prendermi, non so dove mi trovo. Sono stata picchiata” sarebbero state queste le parole di Patrizia nel chiedere soccorso al 113. La modella sarebbe stata soccorsa intorno alle 5.40 di domenica mattina con diversi lividi sul volto e un labbro rotto. “È stato lui” avrebbe raccontato la ragazza agli investigatori riferendosi proprio all’immobiliarista “Ero uscita a cena con il figlio Edoardo e alcuni amici, poi siamo andati a casa. Ma lui è venuto lì. Mi ha preso a schiaffi e ha portato via il figlio”. Sul caso indagano gli agenti del commissariato Castro Pretorio, diretti da Eugenio Ferraro. Sarebbero stati loro a raccogliere il primo racconto della Bonetti. Non sono chiari i motivi che avrebbero portato Ricucci a schiaffeggiare la giovane. Ciò che emerge dal racconto della modella sono solo i primissimi particolari di un caso che sarà chiarito dagli inquirenti. Patrizia e Ricucci si frequenterebbero da circa un anno. Il primo incontro e la conseguente passione dilagata tra loro sarebbe sbocciata a Miami. La relazione sarebbe poi proseguita anche in Italia.

La versione di Ricucci: “Tutto falso, cerca popolarità”

Ricucci ha risposto con veemenza alle accuse della modella, negando ogni addebito:

È tutto falso. Usa il mio nome per finire sui giornali. La denuncio per calunnia. Mio figlio l'ha soccorsa, dovrebbe ringraziarci. Sono stupefatto. L'ho lasciata il 15 marzo. Ci frequentavamo da meno di tre mesi e mi ero reso conto che è una ragazza che cerca solo notorietà, che vuole finire in ogni modo in televisione o sui giornali. Inoltre si comportava male, beveva troppo. Alle 21 si trasformava, tipo Dr. Jekyll e Mr. Hyde. Sabato sera l'ho incontrata per caso durante un aperitivo a Roma. Era da più di due mesi che non la vedevo. Era con alcuni miei conoscenti e ho acconsentito che venissero a cena con noi. Scrivono che l'ho aggredita perché era uscita a cena con mio figlio. Non è vero nulla. Edoardo era con me quella sera. Al ristorante c'ero anche io, eravamo in dodici a tavola. Intorno all'1.30 mio figlio mi ha riaccompagnato a casa e sono andato a dormire. Mentre lui è uscito di nuovo con gli amici dell'università. Verso le 2.30 alcuni amici, che erano a cena con noi, hanno trovato Patrizia, ubriaca, distesa su un divanetto di un piano-bar del centro. Sapevano che Edoardo era ancora in giro e che era in automobile. Così lo hanno chiamato e gli hanno chiesto di accompagnarla in macchina a casa di un conoscente, in via Boncompagni, dove avrebbe potuto passare la notte. E così ha fatto. L'ha aiutata in un momento di forte difficoltà. Lei vive a Bologna, a Roma non aveva dove andare e non aveva prenotato alcun albergo.

L’immobiliarista nega la presunta aggressione:

Nessuna aggressione, non ho mai fatto del male a nessuno nella mia vita. Intorno alle 4 ho provato a chiamare mio figlio ma il suo cellulare era spento perché scarico. Abito molto vicino a via Boncompagni così sono andato di persona. Quando ho suonato al campanello lei si è affacciata con una birra in una mano e la sigaretta nell'altra. Non aveva lividi né altro, come Edoardo stesso ha confermato. Se avesse avuto il volto tumefatto, come scrivono alcuni giornali, credo che difficilmente l'avrei vista alla finestra mentre fumava e beveva. Ha inveito contro di me, poi mio figlio è sceso e siamo tornati a casa. Non sono mai neppure salito per le scale. Quando lunedì ho letto i giornali sono rimasto senza parole. Era ubriaca, mio figlio l'ha soccorsa, le abbiamo trovato un posto dove dormire e lei racconta tutto questo. È malata di protagonismo. È gravissimo ciò che racconta, la denuncio per calunnia.

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