Altro dramma per Milly Carlucci: “Mia madre è morta, ora assisto al declino di mio padre”
Intervistata da Vanity Fair, Milly Carlucci confessa di stare vivendo un periodo molto difficile sotto il profilo provato. Dopo aver assistito alla morte di sua madre, un lutto che l’ha profondamente segnata, la conduttrice di “Ballando con le stelle” sta facendo da sostegno al padre che, dopo aver perso la sua compagna, non è più riuscito a tornare quello di sempre. Per la Carlucci, che ai suoi genitori è stata sempre molto legata, si tratta di un momento terribile, destinato a protrarsi ancora a lungo:
Dopo un anno non ho ancora elaborato il lutto per la morte di mamma e forse non ci riuscirò mai. Il nostro legame era così forte che penso convivrò per sempre con il senso di vuoto e l'improvvisa nostalgia che mi assale ogni tanto. Non è un periodo facile sotto il profilo personale. Dopo l'addio a mamma, ora assisto al declino di papà, 89 anni a maggio. Per fortuna mio marito mi è di sostegno e i miei due figli mi regalano grandi soddisfazioni. Grazie a loro affronto più serenamente le inquietudini e le preoccupazioni legate a questa fase delicata. Io e Angelo siamo sempre stati complici e convinti della nostra relazione. Sarà che quando ci siamo conosciuti eravamo già adulti, ognuno con le proprie storie ed esperienze alle spalle e con un forte senso della famiglia ereditato dai rispettivi genitori. Ci siamo sposati coscienti della responsabilità che comportano i figli e pronti ad affrontare insieme le sfide imprevedibili della vita. Inoltre, siamo molto diversi, il che ci rende complementari.
La morte della madre di Milly Carlucci
La madre di Milly Carlucci è scomparsa lo scorso anno. Fu la stessa conduttrice a darne notizia, dicendosi devastata. Quello appena terminato è stato un anno molto difficile per la presentatrice di “Ballando con le stelle” che alla sua famiglia è sempre stata molto legata. Oggi sono le condizioni del padre a preoccuparla, e il fatto di dover imparare a convivere con questo vuoto incolmabile nel cuore, vuoto che lei stessa dubita di poter mai riempire.