Amadeus vuole risposare la sua Giovanna: “Mai crisi tra noi, ecco come l’ho conquistata”
L'amore tra Amadeus e Giovanna Civitillo non sembra conoscere difficoltà. Il conduttore sta vivendo un momento d'oro nella sua carriera grazie al successo di Reazione a catena (e tornerà nella prossima stagione con I soliti ignoti e Stasera tutto è possibile) ma sul fronte privato le cose vanno ancora meglio, come racconta lui stesso in un'intervista a Gente. La coppia ha annunciato l'intenzione di rinnovare le promesse matrimoniali.
Mai una crisi. Non litighiamo nemmeno. Giovanna la risposerei mille volte. Non ci fosse lei, la serenità che costruiamo ogni giorno e il fatto che chiedo di prassi il suo consiglio anche per questioni lavorative ed è quasi sempre azzeccato, io non sarei quello che sono.
Com'è noto, il conduttore è stato sposato una prima volta con Marisa Di Martino (mamma di sua figlia Alice) dal 1993 al 2007). Già separato da tempo, nel 2003 ha iniziato a frequentare la Civitillo, ai tempi ballerina a L'eredità. I due si sono sposati nel luglio del 2009, a sei mesi dalla nascita del figlio José Alberto. Il loro amore nacque ai tempi in cui Amadeus non aveva particolare voglia di legarsi e lui cercò di conquistarla con un metodo molto particolare:
Non avevo alcuna intenzione di impegnarmi, mi godevo la libertà, storie poco impegnative. Usai un modo indiretto per farmi avanti. Per evitare di espormi troppo, le scrissi un biglietto e lo diedi al mio assistente. Le davo appuntamento in corso Como, a Milano. Se fosse venuta, l’avrei letto come un segno del destino che mi diceva di mettere la testa a posto.
"Giovanna mi disse di non lasciare L'eredità, aveva ragione"
Come già ribadito in passato, Giovanna è stata il suo sostegno nei momenti più bui e da sempre è la sua più fida confidente. Tra questi il periodo di scarsa attività dopo l'addio a L'eredità nel 2006.
Giovanna mi diceva di non farlo e sbagliai. Non ho lavorato per due anni. È stata davvero dura. Però lei è stata la mia ancora. Mi ha salvato anche il fatto che io non vivo per la notorietà. Il lavoro inizia quando si accende la telecamera e finisce quando si spegne. Sono tornato in tv con la grinta che avevo quando conducevo il Festivalbar negli anni '90.