Ana Laura Ribas ha un tumore e confessa: “Perderò l’utero”
Splendida, solare, ama definirsi l’antesignana delle vallette in tv eppure Ana Laura Ribas sta vivendo una terribile prova: da un anno lotta contro una forma aggressiva di cancro all’utero che, pian piano, la sta spogliando delle sue forze. In una sofferta intervista a Vanity Fair, la showgirl racconta la sua spaventosa avventura che, da troppo tempo ormai, la vede costretta combattere una dura lotta nel tentativo di sconfiggere un male che ammette “qualche volta sembra essere più forte di lei”. Come già capitato col cancro a Michael Douglas, anche in questo caso, il mondo di appassionati della tv si è stretto attorno alla diva degli anni ’90, la brasiliana che – prima delle varie Belen – è arrivata in tv sfidando l’ipocrisia generale, vogliosa di dimostrare al Bel Paese l’avvenenza delle donne sudamericane.
Il dramma di Ana Laura: “Lotto col cancro da un anno”
Nell’intervista che racconta il suo dramma da vicino pare perdere parte del consueto buonumore, com’è giusto che sia per una donna che, da troppo tempo, si trova costretta a vivere in una situazione come la sua. Fidanzata con Marco Uzzo, l’uomo generalmente descritto come il suo toyboy, confessa invece che, proprio lui insieme ai suoi più cari amici, la starebbe aiutando ad affrontare questa terribile prova. E del tumore, a causa del quale le sarà a breve asportato l’utero, racconta in lacrime:
Sto lottando da un anno, ma questa malattia sembra più dura di me. Faccio fatica. Tra qualche mese, perderò l’utero e, a 43 anni, dovrò inventarmi una femminilità diversa. Non mi spaventa l’idea di non avere dei figli, non ho senso materno e un bambino ha diritto ad avere genitori che abbiano voglia di renderlo felice.
Il rapporto sofferto con Lele Mora: “Non mi ha tutelata”
La Ribas, dunque, a un anno dalla notizia che le ha cambiato la vita, sembra ormai rassegnata all’inevitabile ma non per questo ha perso la voglia di vivere e lottare. Nell’intervista a Vanity, trovandosi a raccontare per la prima volta il devastante dramma della malattia, ripercorre per intero la sua carriera, l’incontro professionale e privato con Lele Mora – finito recentemente dietro le sbarre dalle quali continua a professare la sua innocenza – e la storia d’amore con Marco, dal quale la dividono quasi vent’anni:
Marco potrebbe essere mio figlio. Vista la differenza di energia, mi cambierà presto per due ragazze di 22 anni, ma io non lo cambierei per uno di 50. Mi scoccia solo che gli diano del toyboy, che è un modo elegante per dire mantenuto. E non è così. Marco non è neanche il mio giocattolo, semmai sono io la sua Disneyland. Rispetto a Mora, voglio solo sfatare un falso mito. Sono entrata alla LM nel 1999 con tre contratti Tv in tasca e ne sono uscita sette anni dopo con zero. Forse sono l’unica alla quale Mora ha più tolto che dato. L’ho lasciato perché non ne potevo più di essere scaricata dall’ultima arrivata. Poco tempo fa, quando l’hanno arrestato, gli ho mandato un telegramma di solidarietà. Dopo pochi giorni mi ha scritto dal carcere con una lunga e affettuosa lettera, nella quale si scusava per il suo comportamento aggressivo. Mi ha commosso.
La battaglia primaria resta però quella ingaggiata al fine di riconquistare il suo stato di salute. E il pubblico, che per anni l’ha dimenticata, adesso le si stringe intorno perché, che si tratti di un personaggio televisivo o meno, resta difficile pensare che una donna di soli 43 anni debba trovarsi a combattere contro una situazione del genere. Ana Laura è un grande esempio di forza e, ne siamo certi, alla fine sarà la sua personalità a prevalere sul male, non importa quanto questo le abbia già tolto. L’essenziale è che, alla resa dei conti, sia proprio lei ad avere l’ultima parola.