“Anche io sono stato Pamela Prati”, Alfonso Signorini si confessa e attacca Pamela Perricciolo
Il polverone che si è sollevato attorno alla vicenda del matrimonio di Pamela Prati con Marco Caltagirone prosegue ad espandersi e adesso si aggiunge un nuovo nome illustre alle presunte vittime della stessa curiosa dinamica di adescamento da parte di persone che poi si rivelano inesistenti. È Alfonso Signorini a parlare, nel corso della registrazione della puntata del Maurizio Costanzo Show, la cui messa in onda è prevista per giovedì 2 maggio su Canale 5. Il direttore di Chi ha raccontato al conduttore:
L’aitante giovane che aveva conquistato il mio cuore si chiamava Lorenzo Coppi.. Anche io sono stato “Pamela Prati”. Diceva di vivere e lavorare ad Haiti. Io mi sono lasciato andare. Ho abbandonato le mie difese. In un secondo momento, quando ero disposto a raggiungerlo, lo volevo vedere, sul mio Facebook arriva il messaggio di tale Donna Pamela… che oggi è la manager della Prati. Cerco Lorenzo e lei mi fa parlare con lui ma era una voce da donna. Ci sono cascato anche io. E lo dico a malincuore.
Un racconto, quello di Signorini, che pare ripercorrere le stesse tappe descritte da un altro personaggio del mondo dello spettacolo, Sara Varone, che alcuni giorni fa ha raccontato di essere finita in una trama molto simile che aveva tra i protagonisti la stessa manager della Prati, Pamela Perricciolo, di cui vi abbiamo parlato a fondo nelle nostre indagini:
Per alcuni mesi ho avuto una relazione affettiva con una persona che non è mai esistita. Esisteva invece un suo profilo Facebook, ed esisteva l’immagine di un ragazzo bellissimo capace di scrivermi tante parole che riuscivano ad aver presa sul mio cuore
Resta da capire come mai la confessione di Signorini arrivi con molti giorni di ritardo rispetto all'esplosione della vicenda. E a questo punto cresce la curiosità rispetto alle nozze di Pamela Prati, che la showgirl ha confermato per il prossimo 8 maggio, nonostante i dubbi e le perplessità sull'identità del suo futuro sposo.