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Sara Varone: “La mia relazione con un uomo inesistente. Ecco come mi liberai di Pamela ed Eliana”

La soubrette racconta al settimanale Oggi di un caso molto simile a quello di cui si parla in queste settimane, riferito a Pamela Prati, che tra l’altro vedrebbe coinvolte le sue due agenti, Pamela Perricciolo ed Eliana Michelazzo: “Quando capii diedi a Pamela una somma di denaro. Poi ho cambiato numero e non ho più voluto avere niente a che fare con loro”.
A cura di Andrea Parrella
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Una nuove voce si aggiunge al coro della vicenda Pamela Prati, da più di due settimane in cima alle cronache per la curiosa vicenda del matrimonio con Mark (Marco) Caltagirone. La showgirl pochi giorni fa, ospite di Verissimo, ha confermato che a inizio maggio convolerà a nozze, nonostante tutti i dubbi emersi dalle inchieste giornalistiche di queste settimane sull'identità di Caltagirone.

A parlare adesso è Sara Varone, ex soubrette di "Buona Domenica", che in un'intervista rilasciata ad Oggi ha condiviso un'esperienza molto simile a quella che vede coinvolta la Prati. Dichiarazioni, quelle rilasciate dalla Varone al settimanale, che appaiono pesantissime alla luce di quanto sta accadendo nelle ultime settimane: "Per alcuni mesi ho avuto una relazione affettiva con una persona che non è mai esistita. Esisteva invece un suo profilo Facebook, ed esisteva l’immagine di un ragazzo bellissimo capace di scrivermi tante parole che riuscivano ad aver presa sul mio cuore".

Coinvolte le stesse manager di Pamela Prati

A legare le vicende, oltre a un impianto narrativo simile, ci sarebbero anche le due manager della Prati, Pamela Perricciolo – che aveva stretto un rapporto di amicizia con la Varone – ed Eliana Michelazzo. Fu quest'ultima, stando a quanto afferma la Varone, a dirle che lui era tale David Lorenzo Coppi, nipote del noto avvocato Franco Coppi:

Ogni volta però che tentavo di incontrarlo, Pamela ed Eliana mi dicevano che creavo grossi conflitti in famiglia. Che David e suo padre, un importante magistrato, litigavano perché lui era insofferente a tutte le norme cautelari che doveva osservare per la sua sicurezza.

Insomma, una persona che non solo non aveva mai visto, ma nemmeno sentito, impossibilitata com'era ad avere anche una semplice conversazione telefonica con lui: "Dicevano che poteva essere intercettato… Ma un certo punto mi sono ribellata, gli ho scritto che volevo incontrarlo a tutti costi, altrimenti sarebbe finito tutto. Ed è successo l’inferno". Il racconto di Sara Varone si spinge anche a descrivere lo stato d'animo di quei mesi: "Non riuscivo più a frequentare altri che loro, uscivo solo con loro e mi sono ritrovata dentro una cosa più grande di me senza nemmeno rendermene conto". Dopo poco arrivò la presa di coscienza che David Lorenzo Coppi non esistesse, giunta dopo le confidenze scambiate con un amico. A quel punto la decisione:

Diedi a Pamela una somma di denaro. Poi ho cambiato numero e non ho più voluto avere niente a che fare con loro

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