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Angelina Jolie: “Amo vedere mia figlia Shiloh in giacca e cravatta”

L’attrice e regista ritorna sull’argomento del look maschile scelto dalla figlia avuta con Brad Pitt per la prima del film “Unbroken”, di cui è regista. Dopo la sua approvazione di qualche giorno fa, ha sottolineato di adorare le sue scelte stilistiche.
A cura di Andrea Parrella
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Di certo di tratta di un periodo d'oro per Angelina Jolie, sia per quanto riguarda la sua carriera da attrice che per quella da regista, appena uscita al cinema con il suo ultimo film "Unbroken", un'opera per la quale ha ricevuto anche l'apprezzamento degli attori che hanno preso parte all'opera. La Jolie infatti è stata apprezzata per il suo appoggio agli attori, costretti a digiunare per questioni di copione ed appoggiati proprio dalla Jolie, visibilmente dimagrita. Nell'ultimo periodo non si fa che parlare di lei per diversi motivi e non solo per il suo film: è finita al centro dell'attenzione mediatica per le mail interne alla Sony, vittima di hackeraggio, nella quali veniva definita un'artista poco talentuosa; d'altro canto, si è parlato moltissimo di sua figlia Shiloh, chiaramente vestita con un look maschile alla prima di "Unbroken", dove lei era assente a causa della varicella.

In un'intervista rilasciata negli ultimi giorni la moglie di Brad Pitt ha continuato a palesare la massima tranquillità nei confronti della scelta della piccola bambina, che ama vestirsi da maschio e farsi chiamare John, al netto di qualche polemica per un look criticato. Ha ribadito di adorare l'idea che sua figlia si senta libera di esprimersi e presentarsi in pubblico nel modo che preferisce e che lei e suo marito le lasciano tutta la libertà di farlo, aggiungendo di apprezzare particolarmente il look della bambina: "Amo vederla in giacca e cravatta". Nella stessa intervista, del programma televisivo Today, la Jolie si è fondamentalmente rifiutata di parlare della questione dello scambio di mail, affermando di non voler rilasciare dichiarazioni in merito. Ha invece parlato del protagonista della storia raccontata in "Unbroken", Louis Zamperini, l’atleta americano torturato in un lager dai giapponesi che era vicino di casa di Angelina Jolie. L'uomo, che le ha raccontato la sua vicenda, è morto pochi mesi fa e lei lo ha descritto in modo sentito: "Lo adoravo, era una delle persone più divertenti che avessi mai conosciuto".

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