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Angelina Jolie e Brad Pitt pronti ad adottare un bambino siriano di due anni

La coppia avrebbe avviato le procedure per adottare un piccolo orfano, incontrato dalla Jolie in un campo profughi in Turchia. Per i Brangelina sarebbe il settimo figlio: le due star hanno già tre figli naturali e altri tre adottati in Cambogia, Etiopia e Vietnam.
A cura di Valeria Morini
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Potrebbe arrivare un altro figlio nella già numerosissima famiglia della coppia Brad Pitt-Angelina Jolie. Stando a quanto afferma il sito australiano Women's Day, le due star starebbero pensando di adottare un bambino siriano di due anni, incontrato dall'attrice durante una visita in un campo profughi in Turchia.

Se l'adozione del piccolo Moussa, questo il nome del bimbo, sarà portata a termine, il numero dei figli dei Brangelina salirà addirittura a sette. Angelina Jolie ha infatti adottato nel 2002 l'orfano cambogiano Chivan Maddox, ottenendone l'affidamento dopo il dovorzio dal primo marito Billy Bob Thornton, e nel 2005 una bambina etiope, Zahara Marley. Nel 2006, sono stati entrambi adottati legalmente da Brad Pitt, nuovo compagno della Jolie, e nello stesso anno l'attrice ha avuto da lui Shiloh Nouvel. Nel 2007, la coppia ha adottato in Vietnam Pax Thien e nel 2008 ha dato alla luce due gemelli, Knox e Vivienne.

La voglia di maternità per Angelina sembra continuare, dal momento che l'attrice starebbe pensando di allargare ulteriormente il già ampio nucleo familiare. L'attrice, da sempre impegnata in missioni umanitarie nei Paesi più martoriati del mondo in qualità di ambasciatrice Onu, ha visitato all'inizio dell'anno il campo di Altinozu, sul confine tra Turchia e Siria, dove vengono ospitati quasi duemila profughi del conflitto siriano. Qui, non avrebbe saputo trattenere le lacrime di fronte alla tragedia di questo popolo e sarebbe stato proprio il piccolo Moussa a consolarla con un abbraccio. Da qui la decisione di sottrarre il bimbo al suo destino di orfano di guerra.

La Jolie ha visitato anche l'enorme campo profughi di Dohuk, in Iraq, che ospita due milioni di persone, e vi ha girarto due cortometraggi in qualità per conto dell'UNHCR. Colpita dalla toccante esperienza in Medio Oriente, nelle scorse ore la diva ha inaugurato a Londra un centro per combattere la violenza sulle donne in zona di guerra. Il centro riunirà al suo interno attivisti, personalità politiche e studiosi, per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'argomento e creare una campagna globale contro le violenze femminili nelle aree interessate dai conflitti.

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