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Anna Falchi: “Ho tradito molto quando ero giovane, le donne non sanno stare da sole”

Anna Falchi ripercorre il suo passato sentimentale, ricordando gli amori che l’hanno fatta soffrire e ai quali ha inflitto più sofferenza: “Ho tradito molto quando ero giovane”.
A cura di Stefania Rocco
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Non è una donna semplice Anna Falchi e, soprattutto, non lo è stata quando era alla ricerca di uomo perfetto da avere accanto quando era all’apice del successo. Intervistata da La Nazione-QN, l’attrice ricorda i tradimenti subiti e quelli che, anche per riflesso, ha inflitto a sua volta:

Ho sbagliato a scegliere gli uomini. Noi donne non sappiamo stare sole, e quindi ti lasci andare a storie con persone che non hanno niente a che fare con te. Se ho tradito? Quando ero giovane sì, molto. Ma anche perché ero stata tradita molto.

È fidanzata con Andrea Ruggeri da 5 anni ed è insieme a lui che ha trovato la sua stabilità.

Anna Falchi: “Mi sono rifatta il seno ‘a rate’”

Ripercorre, inoltre, i suoi trascorsi da femme fatale quando il cinema impazziva per lei e gli uomini italiani erano in fila ai suoi piedi. All’epoca, alla ricerca della perfezione fisica, decise di rifarsi il seno e dovette ammetterlo perché il cambiamento fu fin troppo evidente:

Uno non è tenuto a dirlo, però nel mio caso l'intervento estetico è così evidente che alla fine l'ho ammesso. Del resto non mi mancava niente, è stato un peccato veniale, cercavo la perfezione. Ho sempre avuto l'esempio di mia mamma bella prosperosa, per me una donna deve esserlo, il seno è un simbolo di femminilità. Avevo 19 anni, ho deciso senza dirlo a nessuno sennò mi avrebbero fermato. Mi costò 15 milioni ma dovetti pagarlo a rate: chi ce li aveva tutti quei soldi a quei tempi? Facevo già la modella e qualche pubblicità, tra cui quella con Fellini.

Fu proprio lui, invece, il primo a investire nel "progetto Falchi":

Quando andai a fare il provino mi ricordo che giravano tutte queste donne prosperose che piacevano a lui, per esempio Wendy Windham. Io lì in mezzo mi sentivo un pulcino bagnato, anche perché avevo preso un sacco di pioggia. “Non mi prenderà mai”, pensavo, Invece rimase folgorato, mi parlò per un' ora. Era colpito sicuramente dal mio viso, ma anche dal fatto che venivo da Rimini. Dopo il provino tornai a casa in Romagna da mamma, non ci pensavo più. Un giorno, allora non c’erano i cellulari, mia mamma viene in camera mia e mi dice, tutta eccitata: “C' è Fellini al telefono”. Io non ci credevo, comunque vado a rispondere. Era proprio lui. Mi dice, con la sua caratteristica vocetta: “Ti volevo dire una cosa”. Sì?, faccio io. “Hai dimenticato l'ombrello”. Può immaginare la mia delusione. Ma subito dopo aggiunge: “Ti volevo dire anche un' altra cosa… vieni a Roma che facciamo lo spot». Con quello guadagnai un milione e 700mila lire. Il 17 è sempre stato il mio numero fortunato: a Roma per esempio abitavo in via Margutta 17, in una casa che mi aveva trovato proprio Fellini.

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