Anna Pettinelli: “Serena Enardu non sta bene. Stefano Macchi? Riceve porcate e foto sexy sui social”
Anna Pettinelli si è raccontata sulle pagine del settimanale ‘Chi'. Reduce dall'esperienza di ‘Temptation Island Vip‘ ha assicurato che ora lei e Stefano Macchi sono più uniti che mai. La conduttrice radiofonica ha anche commentato il percorso di Serena Enardu e Pago. In proposito, ha spiegato che non è un periodo facile per la sua ex compagna di avventura.
Le dichiarazioni su Serena Enardu e Pago
Anna Pettinelli è rimasta in contatto con Serena Enardu. È molto affezionata a lei, ma non condivide il modo in cui ha gestito il suo percorso nel reality di Canale5: "Sento Serena. Non sta bene. Lei non si è resa conto di quello che ha fatto. È entrata come una bambina nel ‘Paese delle meraviglie'. Tengo a lei, ma ha buttato in pasto in televisione la sua storia d'amore in modo letale. Pago può essere l'uomo più ‘palloso' del mondo, quello che volete (a me sta molto simpatico), ma non si fa. Spero che possano trovare la serenità".
Stefano Macchi riceverebbe scatti sexy da altre donne
Anna Pettinelli, poi, è tornata con la mente ai giorni trascorsi nel villaggio. Ha ricordato la sofferenza provata nel vedere il suo fidanzato Stefano Macchi, sempre più complice con la single Cecilia Zagarrigo: "Io sono stata male, male seriamente. Le altre fidanzate mi dicevano: ‘Stefano non sta facendo nulla, stai tranquilla'. Io rispondevo: ‘Voglio il falò'. Sono sicura che, se non lo avessi tirato fuori, lui ci sarebbe cascato. E per noi sarebbe stata una rovina. Ma tutto è bene quel che finisce bene". Secondo quanto ha dichiarato, dopo l'esperienza nel reality, diverse donne starebbero tentando di corteggiare Macchi sui social:
"Resto convinta che a Cecilia, Stefano piacesse, come piace a quelle che su Instagram gli scrivono porcate di ogni genere: ‘Mi ti farei'. ‘Ti voglio'. O mandano anche foto sexy. Ma ripigliatevi! […] Lui mi mostra orgoglioso le sue ‘virtù virtuali', insomma quelle che ci provano. Deve stare attento che, se prendo quel telefono, rispondo a una per una. E non con ‘bella patata'…".