Annalisa Minetti: “Così ho sconfitto la depressione, ho abbracciato la felicità”
Il pubblico italiano ha sempre amato molto Annalisa Minetti, ma a giocare un ruolo fondamentale in questa sorta di colpo di fulmine mediatico, non è mai stata la sua disabilità. Annalisa Minetti ha sempre colpito per quel suo saper restare un passo avanti a tutto, dalle critiche fino alla condivisione delle sue gioie. Così come con le paure e le ansie e quello che si evince dalla sua ultima intervista a "Diva e Donna", nonostante i toni siano duri e si parli di cose che potrebbero abbattere persino il più duro degli esseri umani, è che Annalisa è davvero una donna forte. Ha superato la depressione dopo la separazione da suo marito, è riuscita a tenere duro.
Dopo la separazione ho fatto to per mostrarmi forte. Agli occhi di chi mi guardava volevo apparire come una roccia che non poteva essere scalfita da nulla, neppure dalla fine del mio matrimonio. In pratica ho indossato il mantello del supereroe.
Un mantello da supereroe, come quelli della superatleta, come ci ha dimostrato nel corso delle ultime paralimpiadi di Londra del 2012, dove ha conquistato la medaglia di bronzo nei 1500 metri riuscendo a stabilire il record del mondo della categoria ciechi. Questa è stata una delle ultime gioie, prima di attraversare il periodo difficile. La fine del rapporto con suo marito, l'ex calciatore Gennaro Esposito, è stata sancita dalla stanchezza e dalla noia, un amore che si è trasformato in qualcosa di sofferto.
Dopo un anno e mezzo mi stavo ammalando, avevo una depressione latente. Sempre più spesso alternavo momenti in cui mi sentivo al settimo cielo ad altri in cui crollavo. Succede così, quando tenti in ogni modo di contrastare il dolore. Mi sentivo solo e ho capito che questa sensazione non mi piaceva. Così ho messo da parte l'orgoglio e ho chiesto aiuto. Ho iniziato a parlare con le persone che mi erano più vicine. Mi sono data il permesso di lasciarmi andare. È stato incredibile scoprire quanto sollievo può dare il potersi abbandonare alla felicità.
Ma esiste una ricetta per la felicità? Annalisa Minetti non sa se è possibile fabbricarla, ma sa che è importante credere in qualcosa di positivo.
Ora so che non sono migliore degli altri, ma solo più consapevole dei mie limiti e dei miei pregi. Voglio lasciare il segno
Annalisa è un grande simbolo per tutti, come rinascere dalla sofferenza e riuscire a riprendere la propria vita tra le mani.