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Antonella Clerici: “Le nozze con Garrone forse tra 10 anni, ma vogliamo una casa insieme”

Antonella Clerici nega di essere in procinto di sposare il fidanzato Vittorio Garrone, ma l’idea di mettere su casa insieme ci sarebbe. E a proposito dell’ingresso dell’imprenditore nella vita di Maelle, aggiunge: “Adora il papà, resta il suo punto di riferimento”.
A cura di Stefania Rocco
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Antonella Clerici traccia insieme al settimanale Oggi un bilancio del suo primo anno d’amore con Vittorio Garrone. La relazione con l’imprenditore è diventata importante, al punto da pensare a una casa insieme. Progetti matrimoniale, invece, per il momento non ce ne sarebbero:

Niente nozze imminenti, non c'è l’urgenza; magari lo faremo tra 10 anni. Ma l’idea di una casa insieme c’è…. Molto dipenderà dal mio lavoro: il prossimo anno scade il mio contratto con la Rai. Dopo 30 anni di ritmi televisivi da Olimpiade vorrei rallentare, per dare il giusto spazio al mio privato. Smettere no, non ne sarei capace. Ma rallentare sì… Potrebbe essere il lavoro di Vittorio che lo porta a Roma, o il mio che mi porta a Milano. Chissà.

Garrone è arrivato dopo la separazione tra Antonella e Eddy Martens. Si è inserito nella sua vita in un momento delicato, quando ancora un nuovo assetto non era stato stabilito. Quella storia, però, è diventata importante, al punto che oggi ci si riferisce a Vittorio come il nuovo compagno della conduttrice.

“Con i figli avvicinamento graduale”

Lo scoglio da superare con maggior cautela nella costruzione di un nuovo rapporto insieme riguarda i rispettivi figli. Antonella è madre di Maelle, avuta da Martens, mentre Vittorio ha avuto due figli dalla precedente compagna. In casa i ruoli sarebbero netti, senza invadenze da parte di nessuno di loro:

Va tutto bene… È stato un anno importante per noi, durante il quale i nostri sono entrati a far parte della nostra relazione in modo graduale e naturale. I figli per noi sono la cosa più importante ed era inevitabile che sentissimo il desiderio di coinvolgerli nel nostro amore. Con Maelle è stato più facile, perché è piccina ed è più normale stia con noi, mentre con i figli di Vittorio, più grandi, ci siamo avvicinati con modalità diverse. È andato tutto bene, il clima è disteso e credo che il merito sia soprattutto della loro mamma.

La Clerici aggiunge di non voler rappresentare per i figli del suo compagno una sostituta della loro madre, né si aspetta che Vittorio diventi il punto di riferimento maschile fondamentale nella vita di Maelle:

Ciascuno riconosce e rispetta il ruolo dell’altro: Maelle adora il suo papà e ha lui come punto di riferimento; per lei Vittorio è Vittorio. Così come io non ho la pretesa di rappresentare per i figli del mio compagno una sostituta della madre o una confidente. Poi certo, se mi metto a fantasticare, mi piace immaginare che tra qualche anno, quando tutti saremo a nostro agio con questo nuovo assetto, i suoi figli si sentiranno liberi di confidarsi con me o Maelle di farlo con Vittorio.

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