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Arisa: “Ho fatto l’estetista, curavo mani e piedi. Oggi sul lavoro sono una rompico*lioni”

Arisa ha raccontato a Vanity Fair la sua adolescenza fatta di lavoretti e soldi risparmiati per andare a trovare il fidanzato a Roma. Oggi sul lavoro è una perfezionista: “Se capisco che dominano sciatteria e pressappochismo mi inca*zo”.
A cura di Daniela Seclì
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Arisa ha rilasciato una lunga intervista a Vanity Fair. La cantante ha elencato i soprannomi con i quali è chiamata dalle persone che le sono vicino: "Ros, bocconcino e anche rompico*lioni perché un po’ rompico*lioni sul lavoro sono. Un disco è come un quadro e a me piacciono le cose fatte bene. Se vedo passione e gente che ci mette l’anima, con gli errori altrui sono indulgente, se invece capisco che dominano sciatteria e pressappochismo mi inca*zo".

L'artista, poi, ha raccontato degli aneddoti risalenti alla sua adolescenza: "Prendevo la corriera all’alba e dal piccolo paese in cui vivevo con i miei raggiungevo Potenza. Ho fatto mille lavoretti e ho guadagnato i miei primi soldi da estetista. Avevo i miei riti, merenda e tè freddo sul solito gradino e poi via per appartamenti a curare unghie, mani e piedi. Nel fine settimana, senza chiedere una lira ai miei, raggiungevo il mio ragazzo a Roma. Anni meravigliosi come è meravigliosa la Basilicata che certo l’Altare della Patria in Piazza Venezia non ce l’ha, ma ha tante altre cose bellissime".

Arisa a X Factor: "Spero non ci siano troppe aspettative su di me"

Arisa sarà tra i giudici di X Factor 2016. In proposito ha commentato: "Con Fedez, Manuel Agnelli e Álvaro Soler sarò in buona compagnia, l’importante è che non ci siano troppe aspettative su di me. Quando succede vado regolarmente in tilt". La cantante ha anche spiegato che la scelta di fare televisione è dovuta alla difficoltà di vendere dischi, del periodo attuale. Infine, è tornata a parlare della polemica che ha sollevato dopo aver appreso di essere stata esclusa dai Wind Music Awards.

"Voglio farmi vedere, esibirmi, essere con gli altri artisti, partecipare alla vita musicale del Paese. Forse è vanità, non lo so. Ma so che la mia vita non è una passeggiata e che impegnandomi così tanto voglio poter vedere i frutti di quell’impegno. Per un certo periodo mi sono sentita molto vicino a Mia Martini. Non come artista perché lei è irraggiungibile, ma sotto l’aspetto dell’esclusione perché anche lei, come me, non era ovunque e avrebbe meritato di appartenere di più al pubblico. Io non mi sono pentita di quella frase, ma se ho sbagliato e se qualcuno si è sentito offeso dal paragone me ne scuso. Pazienza".

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