Aurora Ramazzotti: “Privilegiata? Lo sono, ma ho subito per anni critiche atroci”
Per la prima volta dopo l'esordio in tv con il daily di "X-Factor", che ha suscitato un vero e proprio vespaio di polemiche, Aurora Ramazzotti si racconta in un'intervista a "Vanity Fair". Lo fa parlando di se stessa, svelando lati inediti della sua infanzia e adolescenza da figlia d'arte. E, soprattutto, rispondendo nel modo più inatteso e disarmante a quegli haters che l'hanno giudicata "raccomandata" perché i suoi genitori sono Michelle Hunziker e Eros Ramazzotti.
Le critiche? Sinceramente mi aspettavo ben di peggio. Sono una privilegiata. So benissimo di avere avuto una possibilità che, senza il mio cognome, non mi sarebbe arrivata, o comunque non con questa facilità.
All'indomani dell'annuncio ufficiale del suo sbarco a "X-Factor", una bufera ha investito la diciottenne, bollata come la solita "figlia di". Immediatamente, Sky ha respinto le accuse di nepotismo sostenendo di aver scelto la Ramazzotti per il suo "sguardo spontaneo e originale". Subito dopo, è sceso in campo anche papà Eros, scagliandosi contro gli "invidiosi" e difendendo strenuamente Aurora sostenendo di non aver fatto nulla per raccomandarla. La giovane, però, non sembra aver bisogno di difensori: già sicura di sé e conscia delle proprie possibilità, nonostante l'età giovanissima, è al contempo ben consapevole del suo status di vip:
Credo davvero nelle mie capacità, ma sicuramente là fuori c’è qualcuno molto più bravo di me che questa possibilità non l’ha avuta perché è figlio di gente comune. (…) È da quando sono piccola che vedo mia madre in Tv e mio padre sul palco, e sogno di essere come loro.
"Quando mi iscrissi a X-Factor di nascosto"
La Ramazzotti racconta inoltre un curioso aneddoto, che fa capire come "X-Factor" sia da sempre il suo sogno segreto. Lo scorso anno, infatti, provò addirittura a iscriversi da concorrente:
L’anno scorso mi sono persino iscritta a X Factor, ovviamente senza dirlo ai miei. Non avevo calcolato che, avendo io dato le mie vere generalità, avrebbero subito contattato mia madre. (…) Mio padre mi ha detto che ero brava, ma mi ha messo in guardia: “Non sarà facile, devi essere forte. Ne sei davvero convinta?” . Ci ho riflettuto molto, sono giunta alla conclusione che forse non ero pronta, e ho lasciato perdere.
Chissà se, quel giorno in cui fu spinta a rinunciare al suo sogno, Aurora avrebbe immaginato che, di lì a un anno, sarebbe stata proprio tra i protagonisti del talent show di Sky, ma dall'altra parte della "barricata".
Aurora: "Da piccola mi chiamavano cicciona, avevo crisi isteriche"
Ed ecco che Aurora si apre raccontando la sua adolescenza che, paradossalmente, è stata tutt'altro che facile. Per anni, la figlia di Eros ha dovuto fare i conti con critiche feroci:
Non sono bionda, non ho gli occhi azzurri, non sono magra, alta, bella. Oggi mi dicono: “Hai una bellezza particolare, che splendidi occhi a mandorla”. Ma, quando ero piccola, la “bellezza particolare” non se la cagava nessuno. Mi dicevano: “Cinese”, “Cicciona”. Per non parlare dell’adolescenza, quel periodo orrendo dagli 11 ai 15, quando ti sviluppi, escono i brufoli, la ciccetta. Mi sono trovata bersaglio di cattiverie atroci.
Inevitabilmente traumatico è stato il confronto con una mamma come Michelle Hunziker:
Se in più, come è successo a me, vai su Internet e trovi le foto in costume di te e tua mamma con un titolo che suona tipo “Michelle 34 anni, Aurora 14, è più figa la madre della figlia”, ti senti piuttosto male. (…) Ho avuto crisi isteriche: mi vedevo brutta, mi rifutavo di uscire di casa. A nulla serviva che mia madre mi facesse mille complimenti: la sicurezza doveva venire da dentro di me. (…) Mi rendo conto di essere stata, per lei, una figlia particolarmente difficile da crescere.
La gaffe su Belen Rodriguez e Santiago: "Ci sto ancora male"
La Ramazzotti torna infine a parlare della ormai celebre gaffe su Belen Rodriguez, quando in un video ironico si lasciò sfuggire la frase poco felice "Brutto come Santiago" (il figlio della showgirl argentina e di Stefano De Martino). Aurora non fa nomi, ma è chiaro che il riferimento è a quello spiacevole episodio, da lei vissuto malissimo:
Mi sento male solo a pensarci. Io non sono cattiva e amo i bambini, che per me sono tutti bellissimi. Ho agito d’impulso, stupidamente, senza il tempo di riflettere, e con i social questa impulsività stupida la paghi. Ma per me era evidente: non potevo pensare che il bambino fosse brutto. Troppe volte ho subìto lo stesso tipo di offesa, dalla gente che, guardandomi, diceva: “Come ha fatto a uscire, da due genitori così, un simile cesso a pedali?”. Sarei folle se lo avessi fatto con consapevolezza. Mi dispiace moltissimo per le persone che ho offeso, e che sono state così eleganti da non commentare mai, quando avrebbero potuto infierire.