Barbara Berlusconi su Vanity Fair: Mara Carfagna deve tacere
Barbara Berlusconi concede un'intervista al settimanale Vanity Fair. "Non sarà venuto per farmi litigare con mio padre?", con queste parole la figlia del Cavaliere accoglie il giornalista della rivista. L'argomento è scottante e la giovanissima erede dell'imprenditore non commette alcuna gaffe durante l'interrogatorio.
"A volte mi è capitato di non essere in sintonia con il pensiero e le azioni politiche di Silvio Berlusconi, non per questo sono una cattiva figlia, e non per questo amo meno mio padre. Ho per lui, e per i suoi molteplici successi, grande ammirazione, ma mi riservo di avere un approccio intellettualmente critico alla vita", così Barbara Berlusconi laureata affronta il difficile momento che destabilizza l'Italia.
E poi aggiunge "Diversamente, sarei una persona da poco, e non avrei saputo sfruttare al meglio le tante opportunità che mio padre e la mia famiglia mi hanno dato. Poter distinguere la politica dalla vita privata è un privilegio che ho come figlia e che Berlusconi ha come padre, ma non come politico. Di questo resto convinta".
La figlia di Veronica Lario si dichiara però di spiaciuta per gli scandali sessuali in cui è stato coinvolto suo padre. L'ultimo in ordine di tempo fu il Bunga Bunga che vide balzare agli onori della cronaca Ruby Rubacuori: "Sono vicende che mi hanno amareggiato. E faccio fatica a rispondere serenamente. Vorrei che una lettrice provasse a mettersi nei miei panni. È ovvio che non sono d’accordo con un certo tipo di condotta, ma devo anche credere alle verità di mio padre".
Alla fine dell'intervista Barbara Berlusconi dice la sua pure sulle lamentele di Mara Carfagna che ultimamente ha definito Alessandra Mussolini vaiassa: "La cosa più grave è che Mara Carfagna trovi il coraggio di lagnarsi. A volte bisogna avere il pudore di tacere. Se si sente discriminata lei, che dai Telegatti è diventata ministro, la cosa assume dimensioni ancora più grottesche".
Insomma Barbara non risparmia proprio nessuno. L'unico per cui spezza una lancia in favore è proprio il padre: "Il mio dispiacere a volte diventa più forte perché non credo che Silvio Berlusconi premier meriti certi trattamenti. Ha fatto molto e bene per il Paese, si è speso con passione, con orgoglio, e ha conquistato importanti obiettivi".