Barbie umana malata di distrofia: “Amo i sintomi, mi fanno sentire una vera bambola”
Il fenomeno delle Barbie umane è divenuto, per qualche motivo, una specie di moda negli ultimi anni. Tutto è nato dopo l'emergere, sui social network, di Valeria Lukyanova, diventata una vera e propria star per le decine di operazioni di chirurgia estetica (ecco il prima e dopo) cui si è sottoposta ed uno stile di vita a dir poco sconvolgente, anche solo dando un'occhiata all'alimentazione. L'ennesimo caso, forse un po' delicato, è quello di Amber Guzman, una californiana di 28 anni ossessionata dall'idea di somigliare quanto più possibile ad una bambola. Ma a fare notizia non è questo, visto che potrebbe apparire ripetitiva. Amber soffre infatti di distrofia muscolare, un male per il quale notoriamente, allo stato attuale delle cose, non è prevista cura di alcun tipo. Si tratta di una patologia che, col tempo, tende a logorare le ossa del corpo.
In un'intervista riportata dal Daily Mail la ragazza ha esplicitamente fatto intendere di adorare i sintomi che il male provoca al suo corpo, proprio in virtù del fatto che le dano la sensazione di essere molto simile ad una bambola, una Barbie umana a tutti gli effetti. Tra i diversi problemi associati alla distrofia, oltre all'esigenza di essere trasportata ovunque perché impossibilitata a muoversi, c'è la difficoltà a ingurgitare cibo, cosa nei confronti della quale Amber non sembra avere problemi. Anzi, è uno degli aspetti che la esalta e sottolinea come le più note Barbie umane abbiano caratteristiche diverse, oltre a vantarsi del successo social che la ragazza riscuote quotidianamente: "Non mi importa di avere questo male, Valeria Lukyanova e Anastasia Shpagina hanno il volto di bambole viventi e sono fantastiche nel make-up, ma una vera bambola vivente è ciò che sono io, non solo nel mio look, ma anche fisicamente". La ragazza sembra essere davvero compiaciuta di tutti i principali sintomi che il male le procura, ritenendoli una valorizzazione del suo successo.