41 CONDIVISIONI

Carla Bruni esulta per il David a Valeria Bruni Tedeschi: “Fiera di essere tua sorella”

L’ex top model si complimenta con la sorella, vincitrice del David di Donatello come Miglior Attrice Protagonista ne La Pazza Gioia di Virzì: “Il tuo talento e la tua bellezza crescono nel tempo”.
A cura di Par. And.
41 CONDIVISIONI
Immagine

Valeria Bruni Tedeschi ha trionfato ai David di Donatello 2017 per il suo ruolo, interpretato straordinariamente, nel film La Pazza Gioia, diretto da Paolo Virzì. Acclamata da pubblico e critica, la sua vittoria è stata celebrata con un discorso molto bello, dedicato ai suoi amici più cari, oltre che alla sua psicanalista. A farle i complimenti, a qualche ora di distanza dalle premiazioni, è stata la sorella di Valeria, l'ex top model e première dame Carla Bruni. Sull'account ufficiale Instagram della cantate è comparsa una dedica, con la foto dell'attrice premiata ieri sera, in cui le rivolge grandi e sentiti complimenti in doppia lingua, italiano e francese:

Bravissima Vale per il David di Donatello ricevuto ieri per "la pazza gioia" il tuo talento e la tua bellezza non fanno che crescere con il tempo 🌺❤ sono fiera di essere tua sorella …bravo a ma sœur Vale pour le prestigieux prix David di Donatello reçu hier soir pour son rôle dans le merveilleux film de Paolo Virzi "Folles de joie" .  Fière de ma grande sœur dont le talent et la beauté ne font que croître avec le temps

Il discorso di Valeria Bruni Tedeschi

Valeria Bruni Tedeschi, splendida Beatrice Morandini Valdirana nel film, si è commossa durante il discorso post premiazione e si è fatta assistere sul palco dall'amica e collega Micaela Ramazzotti, moglie di Paolo Virzì che l'ha affiancata ne La Pazza Gioia. Infischiandosene del cerimoniale, che prevedeva una durata massima del discorso, la Bruni Tedeschi ha detto: 

Non sapevo la cosa dei 45 secondi! Vorrei condividere questo premio con Micaela Ramazzotti. Senza Donatella, Beatrice non potrebbe esistere. Siamo un po' come Stanlio e Ollio. Ringrazio Franco Basaglia che cambiò radicalmente l'approccio della malattia mentale in Italia. Ringrazio Paolo Virzì che mi guarda da anni con tenerezza, allegria e senza paura. Ringrazio la mia amica Barbara che mi propose ufficialmente la sua amicizia il primo giorno d'asilo e mi dette un po' della sua focaccia facendomi sentire magicamente non più sola. Ringrazio le mie amiche e i miei amici senza i quali non potrei vivere. Ringrazio la mia povera psicanalista! Ringrazio Leopardi, Ungaretti, Pavese ma soprattutto Natalia Ginzburg, i cui libri mi illuminano e mi consolano. Ringrazio Anna Magnani, Gena Rowlands e suo marito, De André, Chopin, mia madre, Brassens, mia sorella, mia zia. Ringrazio di nuovo Paolo Virzì per avermi offerto di interpretare questo personaggio meraviglioso, triste, buffo e fantasioso e tutti i registi che mi hanno accolto nei paesi della loro fantasia e in anticipo ringrazio quelli che forse mi accoglieranno ancora e mi permettono di vivere questa vita parallela che è il cinema. Ringrazio gli uomini che mi hanno amata, che ho amato e anche quelli che mi hanno abbandonata ("e quelli che ti ameranno", aggiunge la Ramazzotti; "Sì, questo… lo avrei detto dopo!"), perché mi sento fatta di tutti loro, ed è a loro che mi racconto. Ringrazio gli sconosciuti che mi fecero un sorriso, un gesto, nei giorni più bui. Ringrazio i miei due meravigliosi bambini. Ecco. E grazie a voi. Scusatemi!

41 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views