Carolyn Smith: “La chemio continua ma mi sento più bella. Ora voglio un programma tutto mio”
Intervistata da Gente, Carolyn Smith torna a parlare della sua lotta al cancro, che non le impedisce di coltivare nuovi progetti professionali e di continuare a lavorare in nome della sua passione per la danza. La scorsa primavera, il tumore al seno si è ripresentato, seppur in una forma più ridotta, e la giudice di Ballando con le stelle è stata costretta ad affrontare nuove cure. La chemio continua, ma i capelli le stanno ricrescendo e la Smith riesce a gestire questa situazione delicata con il sorriso e l'ottimismo.
Mi vedo meglio, più bella. Sto proseguendo con le sedute di chemioterapia, non mollo, anche se ammetto di avere momenti di grande fragilità. Per fortuna però durano poco, prevale la grinta, che mi permette di affrontare ogni giorno con un sorriso nuovo e la voglia di fare, di sognare, di lavorare. E di ballare.
Carolyn Smith insegna a ballare alle donne che hanno avuto il cancro
A luglio, la Smith è stata inoltre sottoposta a un piccolo intervento, conclusosi con successo. Incredibile la sua spinta a non fermarsi mai, scegliendo di aiutare gli altri. In attesa di rivederla nel 2019 a Ballando, Carolyn è infatti impegnata con Sensual Dance Fit, progetto di danzaterapia rivolto a donne che hanno subito una mastectomia e che vogliono ritrovare la propria femminilità:
Il mio corpo provato dalla malattia rispondeva pochino, così ho deciso di comunicare con il linguaggio che mi è più familiare: il ballo. Devo molto alla danza. Per questo ho deciso di offrire il mio percorso a tutte le donne che desiderano rimettersi in gioco.
La voglia di fare un nuovo programma
Per quel che riguarda la televisione, potremmo vederla anche al di fuori di Ballando con le stelle. Carolyn Smith sogna di condurre un show al femminile, e chissà che la Rai non ascolti il suo appello: "Mi piacerebbe un programma tutto mio. Magari un salotto per le donne, una cosa da aggiungere al mio amato Ballando. Lo spunto viene dalle migliaia di signore, di ragazze che mi scrivono, mi fermano ogni giorno per strada trattandomi come un’amica, come un punto di riferimento. Il loro essermi vicina mi dà grinta".