Caso Marrazzo: parola alle trans, il video
Natalie, la trans del caso Marrazzo, non poco tempo fa, aveva dichiarato: “Ero la fidanzata di Marrazzo. Ma non sono io nel video”. Proprio a causa del suo coinvolgimento in questo spinoso scandalo politico, i magistrati pensano che la donna sia in pericolo di vita.
Via Gradoli è stata, quindi, il palcoscenico degli incontri piccanti tra il presidente della Regione Lazio e il trans ed è, proprio, in questa zona che si è consumata la fine della carriera politica di Piero, ricattato a causa di un video hard.
Le indagini, intanto, proseguono e Natalie, intervistata da Studio Aperto Live, ammette: “No la mia vita no…ti dico la verità. Se loro pensano… se certi transessuali pensano che mi hanno rovinato, sbagliano. Anzi ho pure più clienti”, e aggiunge “Paura di che cosa, ho detto la verità. Non ho detto bugie”.
Mentre Natalie smentisce i timori, un altro trans, Silvia, si dichiara spaventata dal comportamento dei carabinieri soprattutto in seguito alla morte di Brenda, deceduta misteriosamente dopo lo scandalo Marrazzo. Alcune amiche della donna scomparsa nnutrono, però, ancora delle speranze: “il mio ultimo sogno prima di morire è sapere che la madre di Brenda l’ha seppellita in Brasile, il nostro paese. Sarà il mio ultimo sogno in Italia”, ma la paura serpeggia ormai nell’ambiente delle trans.
Non è un caso, infatti, che una di loro svela durante l’intervista: “ Ho raccontato che questi carabinieri, avevano chiesto tremila euro. Poi mi hanno buttato dal primo piano, i carabinieri” e una sua amica, preoccupata, tenta di avvisarla: “Se fai così sei la prossima vittima”.
Intanto le indagini proseguono ma Piero Marrazzo non è stato il primo politico coinvolto in uno scandalo di natura sessuale, infatti anche il video hard di Alessandra Mussolini suscitò molto clamore e la reazione molto dura dei protagonisti del piccante filmato.
Alessia Mancini