Caso Paolini, i familiari lo difendono e la D’Urso sbotta: “Non lo compatisco”

Pomeriggio 5 continua a seguire gli sviluppi della vicenda di Gabriele Paolini, attualmente in carcere con l'accusa di induzione alla prostituzione minorile. Attraverso i suoi avvocati, ha fatto sapere di assolvere ai compiti di carcerato con responsabilità, che il carcere si sta rivelando un momento importante per lui e che pensa di scrivere un libro che s'intitolerà "Le mie prigioni".

Oggi la mamma e la sorella Silvia, sono andate a trovarlo. Come ha raccontato la giornalista di Pomeriggio 5, le due donne si sono presentate intorno alle 13:00. Si sono accomodate in sala d'attesa dove hanno sostato per 20 minuti prima di poter incontrare Gabriele Paolini. All'uscita dal carcere, la giornalista ha provato ad avvicinarle chiedendo loro come mai non ci fosse anche il padre. La madre di Paolini ha risposto:

"Il padre verrà prossimamente non ha ancora ottenuto il permesso"

È stato chiesto loro come stesse Gabriele e i familiari hanno confermato "è sereno". Ma quando la giornalista ha chiesto se fosse vero che la madre conosceva il minore che il disturbatore definisce il suo fidanzato, la sorella sbotta:

"Non è il caso di porre certe domande, non rispondiamo"

Intanto in studio arriva la telefonata di Christian, un ragazzo che dice di conoscere Paolini da 25 anni. L'uomo invita Barbara D'Urso a spegnere i riflettori su Paolini, perché è l'unico modo per aiutarlo. Dato che la presentatrice si era appena riferita ai genitori di Paolini mandando loro un abbraccio, il ragazzo ha detto:

"Se dici "un abbraccio" non lo aiuti, l'unico modo per volergli bene è spegnere le telecamere"

Dura la reazione di  Barbara D'Urso:

"Io un abbraccio l'ho mandato ai genitori, lui non l'abbraccio proprio. Io non lo compatisco per quello che faceva."

Ribadendo i toni accesi che più volte Paolini ha usato nei suoi confronti. Christian dice che dovevano interessarsi anche ai problemi psicologici del "disturbatore" e non solo ai suoi sbagli. La presentatrice allora afferma:

"Con tutti i problemi che ci sono nel mondo, pensa se potevamo pensare ai problemi psicologici di Paolini"