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Caterina Balivo: “Non ricorrerò mai al bisturi. La mia paura? Morire in un ospizio”

La presentatrice di “Detto, fatto” si è raccontata nel programma “Sottovoce” di Gigi Marzullo. Caterina Balivo ha parlato del suo ruolo di madre, del tempo che passa e delle sue paure.
A cura di D.S.
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Negli ultimi giorni, Caterina Balivo si è ritrovata al centro di un dibattito sulla sua biancheria intima. Dopo una caduta avvenuta nello studio del programma "Detto, fatto", in molti hanno sostenuto che la presentatrice non indossasse gli slip. La cosa è stata smentita dalla diretta interessata.

Nelle scorse ore, Caterina Balivo si è raccontata nel programma "Sottovoce" condotto da Gigi Marzullo. La showgirl ha parlato del suo ruolo di madre e della difficoltà a godersi le cose belle che le capitano:

"Alcune volte mi chiedo se potrei fare un altro lavoro, ad oggi quello più difficile è sicuramente quello della mamma. Oggi mi sento noiosa come le donne che lo dicono. Io posso fare tanti programmi, ma i miei punti di riferimento sono le cose che mi hanno insegnato mia madre e mio padre. E mio marito, che amo a pelle anche quando litighiamo. Tra di noi è una questione di chimica. Purtroppo a volte non mi godo le cose belle che ci capitano. Mi sono sposata e il giorno dopo ero a lavoro. Neanche a stare una settimana con mio marito per condividere le emozioni del matrimonio. Avevo comprato l'abito bianco su Internet pur di non dirlo a nessuno".

Il suo lavoro in tv, però, non la porta ad essere ossessionata dagli anni che passano. Caterina Balivo non ha alcuna intenzione di ricorrere al bisturi: "Avendo cominciato a 17 anni a volte fai una vita parallela rispetto a quella reale, qualcosa in più ti dà e qualcosa ti toglie. Le rughe? Arriveranno e me le tengo. Il bisturi non mi appartiene, non è mai entrato nella mia faccia e nel mio corpo". Ma quali sono le paure della presentatrice?

"Mi fa molta tenerezza vedere le persone anziane che fanno fatica ad aprire il portone o attraversare la strada. Io dico sempre che spero che accanto a me ci sia qualcuno che mi possa aiutare. Non ho paura della morte, ho paura a rimanere sola. Ho paura di andare in un ospizio, di finire la vita in maniera non dignitosa. Ecco perché sono molto sensibile con le ONLUS che aiutano le persone anziane e fanno volontariato a domicilio. Quella è la mia paura, la morte no".

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