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Chi è Claudia Rivelli, sorella di Ornella Muti arrestata per la droga dello stupro

Claudia Rivelli è un’attrice nota soprattutto per i suoi numerosi ruoli nei fotoromanzi degli anni Settanta. Sorella di Ornella Muti, durante gli anni del successo è stata sposata con un produttore spagnolo e in seguito si è unita a Paolo Leone, figlio dell’ex Presidente della Repubblica, dal quale ha avuto due figli, Luca Maria e Giovanni. Di recente, è balzata agli onori della cronaca per l’arresto nell’ambito di un’indagine della polizia sulla cosiddetta droga dello stupro.
A cura di Giulia Turco
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Attrice conosciuta principalmente come interprete di fotoromanzi negli anni Settanta, Claudia Rivelli è anche la sorella di Ornella Muti. Classe 1950, nasce a Roma da padre napoletano e dalla madre, scultrice estone, Ilse Renaye Krause. Dedica la sua carriera al fotoromanzo e agli spot pubblicitari, comparendo in una sola pellicola cinematografica. Nella vita privata, durante gli anni della notorietà ha sposato un produttore spagnolo dal quale ha divorziato pochi anni dopo. In seguito si è unita in matrimonio con Paolo Leone, figlio dell'ex presidente della Repubblica Giovanni Leone, dal quale ha avuto i due figli Luca Maria e Giovanni. Ornella Muti è la sua unica sorella.

La carriera di Claudia Rivelli

Claudia Rivelli vanta una lunga e corposa carriera nei fotoromanzi: è stata interprete protagonista ben 391 volte. Così come altre colleghe dell'epoca, l'attrice ha preso parte a diversi spot pubblicitari di Carosello, negli ultimi anni di successo per la striscia pre serale. Uno di questi, tra i più noti, la vedeva protagonista insieme a Gianni Morandi per una marca di scooter. Tra i suoi personaggi più famosi nell'ambito dei fotoromanzi invece c'è certamente quello di Susan Heim, spesso e volentieri incarnava gli ideali della ragazza al passo con i tempi che portava alta la bandiera del femminismo, particolarmente in voga in quegli anni.

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L'arresto per detenzione della "droga dello stupro"

L’attrice più recentemente è finita al centro della cronaca per l’arresto nell’ambito di un’indagine della polizia su importanti quantitativi di Gbl, la cosiddetta droga dello stupro. Davanti alla scoperta di tre litri di sostanza trovati in casa, Claudia Rivelli ha spiegato di non essere a conoscenza della natura della sostanza, che credeva essere detergente per le pulizie. “La usi per pulire l’auto di mio figlio e per lucidare l’argenteria”, ha spiegato al giudice dopo aver trascorso la notte in una cella di sicurezza. “Per me è una specie di acquaragia. Me l’ha fatta scoprire mia madre che la utilizzava da vari anni”. La prima udienza del processo è fissata per il prossimo febbraio.

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