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Chi è Giacobbe Fragomeni, il pugile che ha vinto “L’isola dei Famosi 2016”

Giacobbe Fragomeni ha vinto “L’isola dei famosi 2016” mettendo d’accordo tutte le tifoserie. Prima di diventare campione del mondo di pugilato, il quarantasettenne ha lottato contro la dipendenza dalle droghe, l’idea del suicidio, un padre violento e il dolore per la morte della sorella Letizia. Oggi è un uomo nuovo.
A cura di Daniela Seclì
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"L'Isola dei famosi 2016" è giunta al termine. Nella puntata di ieri, 9 maggio, è stato decretato il vincitore di questa nuova edizione. A spuntarla, dopo due mesi di vita da naufrago, è stato Giacobbe Fragomeni. Il regolamento del reality prevede che parte del montepremi vinto sia donato in beneficenza.

Il vincitore dell'Isola dei famosi 2016 ha scelto di devolvere parte dei 100.000 euro a due ospedali che si occupano dei bambini malati di cancro. Mai come quest'anno il vincitore è stato in grado di mettere d'accordo tutte le tifoserie. Purtroppo non tutti conoscono bene la dolorosa storia di Giacobbe Fragomeni. Nato il 13 agosto 1969, ha dovuto affrontare sin da subito, una situazione familiare difficile.

La morte della sorella Letizia

Sin da bambino, Giacobbe Fragomeni deve fare i conti con un padre violento e con le continue liti tra i suoi genitori, ora entrambi deceduti. Nella sua autobiografia "Fino all'ultimo round. La mia storia", parlando del padre racconta: "Era un alcolizzato. E quando beveva picchiava Rita, la mamma. Papà entrava e usciva di galera. Gli piaceva il gioco delle carte, ci ha lasciati con una montagna di debiti. Di soldi in casa ne entravano davvero pochi. Ero un ragazzino di 13 anni, un ingenuo. Pensavo che se avessi tolto il vino a mio padre lui non si sarebbe più ubriacato. E stato così che ho cominciato a bere. Non avevo capito che a lui bastava un bicchiere per trasformarsi. Allora ho deciso di ribellarmi, ho avuto degli scontri duri con lui. La notte mi svegliavo, sentivo che se la prendeva con mamma e io non potevo fare niente. Poi, qualcuno ha massacrato lui di botte. I dottori lo hanno curato, gli hanno prescritto delle medicine. Le mandava giù con il vino. Fino a quando, il 6 gennaio del 1990, è morto di cirrosi epatica. Nessuno di noi pianse. È brutto dirlo ma fu una liberazione". Con l'arrivo dell'adolescenza, le cose non cambiano. Ancora giovanissimo deve affrontare un grande dolore. La sorella Letizia si ammala di AIDS. Non sarà la malattia ad ucciderla. La giovane morirà di overdose a soli 24 anni. Per Giacobbe Fragomeni sarà una ferita che lo porterà ad intraprendere strade poco edificanti.

La dipendenza dalle droghe e l'idea del suicidio

Giacobbe Fragomeni sviluppa una grave dipendenza da alcol e droghe. Le prova tutte nel tentativo di placare quel misto di rabbia e ansia che lo tormenta. Arriverà anche a pensare al suicidio. Nel suo libro scrive: "Perché parlo di droghe? Perché è giusto sapere da dove si viene. Ne ho presa talmente tanta da piccolo quando pesavo 120 chili, ne ho fatto tanto uso che adesso mi fa schifo, non ne voglio sentire neanche l’odore, mi irrita e mi spaventa". Poi qualcosa nella sua vita è cambiato. A modificare il corso degli eventi, sarà l'incontro con la boxe: "Lo sport mi ha aiutato tanto, mi ha dato tutta la forza per uscire. Salendo sul ring mi sono preso la responsabilità: a botte fai tu, non gli amici. Devi dedicarti anima e corpo. La boxe mi ha aiutato a diventare uomo e a uscire dalla droga".

Campione del mondo di pugilato nel 2008

Ad allenarlo è Ottavio Tazzi che presto diventa per lui una figura paterna. A 21 anni sale sul ring per la prima volta. Giacobbe Fragomeni ha tanta voglia di mettersi alla prova. Così, nel giro di un anno prende parte ad almeno 50 incontri da dilettante. Nel 1993 arriva il fatidico momento di indossare la maglia azzurra e inizia a collezionare premi. Nel 1997 vince la medaglia di bronzo ai Campionati Mondiali Dilettanti a Budapest, nel 1998 vince la medaglia d’oro ai Campionati Europei a Minsk. Nel 2008 arriva la consacrazione. Al Palalido di Milano conquista il titolo di campione del Mondo WBC nella categoria dei pesi massimi leggeri. Letizia Moratti, che all'epoca era sindaco di Milano, gli conferisce l’Ambrogino per la sua testimonianza di vita.

I figli e l'amore per Sara Rossetti

Giacobbe Fragomeni attua un profondo cambiamento, diventando un uomo di famiglia e un padre amorevole. Alla sua prima figlia, nata dal matrimonio con Morena Fraschini, dà il nome Letizia. Un omaggio alla sorella scomparsa. Pochi giorni dopo la sua nascita, si tatua il suo nome sul collo. Finito il matrimonio con la Fraschini, si innamora di Sara Rossetti. La loro relazione ha inizio nel 2013. I due si sposano e allargano la famiglia con il piccolo Giacobbe Junior.

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