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Chiara Ferragni: “Vorrei Leone avesse una vita normale, ma è impensabile non postare sue foto”

Chiara Ferragni racconta i suoi primi giorni da madre del piccolo Leone e motiva la decisione di postare in rete le sue foto. “Voglio che viva una vita normale, ma è impensabile per me non pubblicare le sue foto” racconta l’influencer più celebre al mondo, in risposta al gran numero di critiche che le sono state mosse all’indomani della nascita del figlio avuto da Fedez.
A cura di Stefania Rocco
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In una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, Chiara Ferragni ribadisce le motivazione che la spingono, nonostante il gran numero di critiche, a pubblicare sui social le foto del piccolo Leone Lucia, il figlio avuto dal compagno e futuro marito Fedez. L’influencer più nota e potente al mondo sostiene di avere una motivazione precisa che la spinge a condividere le immagini più belle del suo bambino, chiaramente correlata strettamente al suo lavoro:

È vero che, se apri Instagram, ti sembra che la vita delle persone sia perfetta. È naturale che ciascuno cerchi di esporre la parte vincente di sé, ma, appunto, è solo una parte. Credo invece che la direzione dei social sia verso una maggiore naturalezza, che include le esperienze negative. Io l’ho fatto quando ho avuto problemi nell’ultimo mese di gravidanza, e mi è servito sia per ricevere sostegno sia per essere di esempio agli altri. Ci sono momenti no, è giusto così, non vanno nascosti. Vorrei che avesse una vita il più possibile normale, nonostante sia nato sotto i riflettori. In parte perché figlio di due persone conosciute, in parte perché Fede e io ne abbiamo pubblicato le foto. Però, per me che ho sempre condiviso tutto, sarebbe stato impensabile non farlo con Leone, la persona che più dà gioia alla mia vita.

La Ferragni ricorda il parto

Chiara ricorda i primi momenti da mamma, a partire proprio dal parto nei confronti del quale nutriva aspettative terrificanti. A starle vicino il suo futuro marito e la madre: “Il parto era la cosa che temevo di più, ero arrivata in ospedale preparata al peggio. Durante la gravidanza non avevo fatto altro che domandare a chiunque avesse figli i dettagli peggiori e più crudi. Invece partorire è stato molto meno traumatico di quanto immaginassi. Anzi, lo rivivrei domani. Fede è sempre stato presente. Credo sia uscito solo una volta per un caffè. E mia mamma, non sarei riuscita ad allontanarla da quella stanza”.

Come concilia il lavoro e il privato

Clamore hanno suscitato alcune dichiarazioni della Ferragni a proposito della necessità di conciliare la sua attività e l’impegno da mamma. Consapevole di essere privilegiata, fa però presente di avere strutturato la sua giornata in maniera tale da riuscire a tenere fede a ogni impegno. La necessità resta quella di non separarsi mai troppo a lungo dal suo bambino:

Non è facile, occorre organizzare una giornata al minuto, vincere la stanchezza fisica. Mi trovo in una condizione privilegiata, essendo il capo di me stessa, ma sono convinta che nessuna donna debba rinunciare alla propria professione diventando mamma. Leone ha aggiunto energia al mio lavoro. Non sono mai riuscita a stare ferma, ho sempre amato lavorare fino a tardi, poi uscire a cena, vedere gli amici. Invece Leo mi ha fatto scoprire la bellezza di rimanere a casa. Arrivo in ufficio più felice il giorno dopo, anche se poi non vedo l’ora di tornare da lui. Da qui a settembre ho previsto solo viaggi brevi che non possano separarmi da lui più di ventiquattro ore. Poi, quando sarà più grande, conto di portarlo in trasferta con l’aiuto di una tata o di mia mamma. Solo così potrei dare il massimo senza sentirmi in colpa.

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