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Choc in famiglia per Wanda Nara: lo zio Carlos accusato di abusi su minori

Carlos Colosimo, lo zio della showgirl argentina moglie di Icardi è stato accusato di abusi nei confronti di tre ragazzine, compagne di scuola della figlia dodicenne. Lui nega tutto: “Hanno voluto farmi un dispetto”. Wanda ha commentato: “Se è colpevole, merita la prigione”.
A cura di Valeria Morini
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Uno scandalo ha sconvolto la famiglia di Wanda Nara, la showgirl argentina moglie del calciatore Mauro Icardi. Carlos Colosimo, lo zio materno di Wanda e Zaira (anche lei nota personalità televisiva), è infatti stato arrestato con l'accusa di abuso su almeno tre ragazze minorenni. Secondo quanto riferiscono media argentini come La Nacion, La bufera è stata scatenata dalla segnalazione di una compagna di classe della figlia di Colosimo, che ha 12 anni: sembra che alcune settimane fa, la ragazzina abbia riferito a un insegnante che l'uomo avrebbe abusato ripetutamente di lei negli ultimi tre anni. Dalle indagini è emerso il coinvolgimento di altre due presunte vittime e il luogo dove sarebbero avvenuti gli abusi: la barca di proprietà di Colosimo. L'arresto è avvenuto proprio davanti alla scuola, di fronte ad alunni e docenti. La casa dell'accusato è stata successivamente perquisita dalla polizia, che avrebbe sequestrato cinque pistole.

Carlos Colosimo: "Tutto inventato"

46 anni, Colosimo vive a Buenos Aires ed è culturista, personal trainer e assistente di alcune star del mondo dello spettacolo. Davanti al giudice, lo zio di Wanda Nara ha negato tutte le accuse, sostenendo di essere vittima di diffamazione da parte delle tre ragazzine:

Le ragazze mi vedono come un supereroe, mi ammirano. Credo che provino un amore platonico per me, hanno voluto denunciarmi per farmi un dispetto.

Wanda Nara: "Se è colpevole, merita la prigione"

Arrivano anche le prime dichiarazioni della stessa Wanda Nara a commento dell'incredibile scandalo. Attraverso la voce del suo legale Ana Rosenfeld, la modella e soubrette ha fatto sapere con un laconico messaggio, tutt'altro che assolutorio:

Se mio zio è colpevole, è giusto che vada in prigione.

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