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Claudia Galanti: “Indila è un angelo che non ha avuto il tempo di lottare”

Intervistata da “Top”, Claudia Galanti ha spiegato di volersi dedicare al volontariato. Vuole dare forza ai bambini che affrontano terribili patologie. Sente che questo è ciò che Indila vorrebbe da lei e aggiunge che la sua piccola non ha avuto nemmeno il tempo di lottare.
A cura di Daniela Seclì
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Intervistata da "Top", Claudia Galanti è tornata a parlare della scomparsa della piccola Indila Carolina Sky. La modella paraguaiana sta provando a ricominciare, dedicandosi alla beneficenza in favore di bambini che lottano contro gravi patologie.

“Anche un sorriso triste è un sorriso. E in questi momenti serve”.

Purtroppo, però, non è sempre facile trovare la forza di andare avanti dopo una tragedia tanto grande:

“Ad un certo punto non sapevo più a cosa aggrapparmi, ho anche pensato al peggio. Ma sono una madre e devo sorridere per i miei altri due figli e per tutti i genitori che, come me, trovano la forza di andare avanti. Il ritorno alla vita e anche alle occasioni pubbliche, è fatto di passaggi graduali. Ci sono giorni in cui, pur avendo in testa di farlo, non riesci nemmeno ad uscire di casa. Altri, come oggi, in cui te lo imponi".

Ha scoperto che stare vicino ai genitori che lottano per i loro figli la fa stare bene. Sente che la piccola Indila vorrebbe questo da lei:

"Sai che chiunque incontrerai si sentirà in dovere di farti domande e sai che è comunque una dimostrazione d’affetto. L’ho capito e ho capito quanto stare vicino ai genitori che lottano per i propri figli possa essere per me un motivo di vita. La mia bambina, e noi con lei, non ha avuto nemmeno il tempo di lottare. C’è invece chi, senza sapere se la lotta finirà con una vittoria, sta lottando. È a loro che voglio far capire che è importante trovare una forza interiore. Sento che mia figlia, da lassù, mi sta chiedendo questo".

Claudia Galanti pensa alla figlia come a un angelo:

"Penso che Indila ora sia un angelo e che non sia la sola, che ci stia guardando insieme a tutti gli angeli che, come lei, sono volati in cielo troppo presto. La fede mi ha sostenuto tantissimo. È difficile pensare che in un disegno divino ci sia anche una morte così, ma penso che Dio ci dia anche gli strumenti per andare avanti. La mia vita non mi ha risparmiato momenti difficili: anche mia madre è stata male e ho dovuto aggrapparmi a qualcosa. Ora ci sono i miei figli che non possono perdere una mamma, anche se la mamma sta male“.

Infine, ha spiegato di avere intenzione di dedicarsi al volontariato:

“Vorrei andare negli ospedali come volontario. Voglio portare coraggio e speranza ai bambini e ai genitori, perché so quanto si possa soffrire e so cosa si sente quando si pensa al peggio".

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