“Consiglio ai gay la carriera del calcio”, Vladimir Luxuria su Cristiano Ronaldo e la maternità surrogata
Da ore l'argomento nazionale è l'arrivo clamoroso di Cristiano Ronaldo alla Juventus. Un acquisto incredibile rispetto alle reali aspettative di qualche giorno fa. Trattandosi di quello che molti non hanno esitato a definire il colpo del secolo, è un fatto che ha nettamente valicato il semplice ambito calcistico, invadendo anche altre zone dell'opinione pubblica. Ad esempio Vladimir Luxuria, che intercettato la possibilità di utilizzare un dettaglio della vita personale di Cristiano Ronaldo, per parlare di una possibilità che in Italia non c'è: la maternità surrogata. Lo fa con un post su Facebook che recita:
Solo se sei un calciatore forte puoi aver fatto ricorso alla
Gestazione per altri ( volgarmente detta maternità surrogata) ed essere tollerato. Consiglio ai gay la carriera del calcio. CristianoRonaldo
Polemica fine a se stessa nella misura in cui Ronaldo è diventato padre di due figli nati da madre surrogata fuori dall'Italia, ma naturalmente l'opinionista televisiva ed ex parlamentare ha tentato un provocazione per attirare attenzione sul tema.
La maternità surrogata in Italia
Nel Belpaese, infatti, la maternità surrogata è infatti vietata. L’art. 12 della legge n. 40 del 2004 afferma che il ricorso a pratiche di surrogazione di maternità è un reato punito con la reclusione fino a due anni e con la multa fino ad un milione di euro. E chissà che l'arrivo di un personaggio influente come Cristiano Ronaldo non possa veicolare attenzione pubblica sul tema.
Quattro figli per Cristiano Ronaldo
Il calciatore portoghese è padre di quattro figli. Cristiano Junior, che adesso ha 8 anni, è stato il primogenito dell'attaccante. Poi sono arrivati proprio Eva e Mateo, i due gemelli nati da madre surrogata, mentre il 12 novembre scorso, il calciatore e l'attuale compagna Georgina Rodriguez hanno accolto Alana Martina, quarta figlia del cinque volte Pallone d'Oro, che in passato ha dichiarato di desiderare sette figli, proprio come i palloni d'oro che vorrebbe riuscire a vincere.