‘Corona non potrà lasciare la Lombardia’, le foto hot a Capri gli sono costate caro
Il fine settimana di passione a Capri con la fidanzata Silvia Provvedi costa caro a Fabrizio Corona. Il Tribunale di sorveglianza di Milano, con un provvedimento in cui definisce il weekend "una vacanza non autorizzata" ha stabilito che da questo momento in avanti l'ex fotografo dei vip "non potrà abbandonare il territorio della Lombardia e non potrà compiere viaggi all'estero". Fino a questo momento, Corona godeva di una certa libertà di movimento, sempre per motivi di lavoro, ma adesso il giudice, su richiesta della Procura generale, ha disposto una "rettifica delle prescrizioni" a suo carico, limitando la possibilità di muoversi a suo piacimento.
17 luglio – Suv sotto sequestro, a bordo anche Corona
Un suv intestato ad una società, parcheggiato su un marciapiede in una strada a senso unico ieri sera a Lido di Camaiore (Lucca), é stato messo sotto sequestro da parte della polizia municipale: da un controllo é risultato privo sia della revisione che dell'assicurazione. Il conducente del suv era a cena insieme a Fabrizio Corona in un ristorante. Quando sono usciti i due sono stati messi al corrente delle irregolarità e del provvedimento di sequestro. Corona, già da alcuni giorni, si trova in Versilia.
13 luglio – Accertamenti su gita in barca con foto hot
La Procura generale di Milano ha chiesto al Tribunale di Sorveglianza accertamenti e chiarimenti su alcune fotografie pubblicate dai media a fine maggio scorso e che ritraevano Fabrizio Corona, affidato in prova ai servizi sociali e tornato a vivere a casa sua lo scorso ottobre, su una barca a Capri durante un week end e con tanto di effusioni ‘hot' tra lui e la cantante Silvia Provvedi. In pratica, il sostituto pg Antonio Lamanna ha chiesto al giudice Giovanna De Rosa se l'ex ‘re dei paparazzi' fosse stato autorizzato alla vacanza nell'isola e se abbia rispettato anche i profili di "continenza" previsti nel percorso di un affidato ai servizi sociali. La Procura generale non ha ancora ricevuto risposte alla richiesta. Lo scorso 27 ottobre, Corona, prima scarcerato dopo due anni e mezzo di detenzione e affidato alla comunità di Don Mazzi, era potuto tornare a vivere nella sua casa perché aveva ottenuto, come chiesto dai legali Ivano Chiesa e Antonella Calcaterra, l'affidamento in prova "sul territorio".