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Dalila Di Lazzaro: “Violentata a cinque anni e sempre, ero una attira-stronzi”

La sua storia è diventata un’autobiografia scritta con Cinzia Alibrandi, “La vita è così”. Dalila Di Lazzaro si racconta: “Mi hanno violentata a cinque anni, a diciassette, sempre: ero una che attirava gli stronzi”.
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Dalila Di Lazzaro è protagonista di una intervista pubblicata da Huffington Post in cui si racconta senza filtri. Sessant'anni, tanti successi ma anche tanti dolori, come la morte di suo figlio, 22 anni, a causa di un incidente. La sua storia è diventata un'autobiografia scritta con Cinzia Alibrandi, "La vita è così", edito da Piemme. Racconta la sua vita da stella dello spettacolo che mai però "se la tira": "Quando incontro chi se la tira nel mondo dello spettacolo mi arrabbio, loro mi fanno schifo".

Violentata a cinque anni

Nel suo libro c'è spazio anche per il capitolo sulle violenze subite, un argomento che la Di Lazzaro ha già affrontato in diverse interviste e che ha approfondito anche questa volta.

Ho avuto molte disavventure. A cinque anni mi hanno violentata. Mi hanno violentata sempre. Sembravo l'attira-stronzi, non so come dire. Ho avuto delle situazioni che mi hanno molto segnato. C'è gente che sa gestire bene la voglia di entrare in questo mondo e di popolarlo, magari con il supporto della famiglia, io mi sono sempre sentita un po' smarrita. Ci sono come capitata. Ero un po' Alice nel Paese delle Meraviglie, ero un po' ingenua. A cinque anni, sì. Mi hanno abusato. È stato terribile. Posso dire solo questo. Però il dolore fa crescere. Le cadute ti obbligano a rialzarti. Sono frasi banali, ma è la verità. Bisogna reagire, non si può fare altrimenti. C'è chi ne viene fuori, e chi invece rimane traumatizzata.

E anche a diciassette

"Sono stata trattata come un bel vestito da portare, usare e mostrare". Queste le sue dichiarazion in passato. A diciassette anni subisce infatti una seconda violenza.

Io ho le spalle forti. Ho dato una motivazione a tutto questo, ma non è solo questo il mio trauma più grande. Si vede che, disavventura dopo disavventura, sono diventata un robot. La vita però è talmente bella che non me la faccio rovinare dagli altri. Mi hanno abusato ancora. Ma io ne ho avuto parecchie. Gli uomini hanno fatto man bassa di questa mia… non me lo aspettavo neanche da certe persone…

Il caso Weinstein

Sul caso Weinstein, quello di Brizzi e le denunce di tantissime attrici, Dalila Di Lazzaro si dice felice perché "le donne adesso sono tutte meravigliosamente insieme". Negli anni Settanta e Ottanta, la storia era diversa.

Lo avevo raccontato a delle mie amiche, e mi avevano detto di lasciare perdere. Chiusa quella porta mi facevo una doccia, e ritornavo tranquilla e serena. "Poverino, ha dei grossi problemi" mi dicevo, e lasciavo perdere. Mi sarei fatta miliardaria con tutte le cose da denunciare. Non ho mai provato rabbia, ma molta pena. Le persone le ho poi evitate. Per me non esistevano più.

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