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Dalla compagnia aerea difendono Belén e Iannone: “Ci dissociamo dalle azioni del Comandante”

La compagnia JetSmarter, cui Belén Rodriguez e Andrea Iannone si sono rivolti per noleggiare l’aereo privato che li avrebbe condotti da Ibiza a Creta, conferma la versione della showgirl e del suo compagno: “Ci dissociamo dalle azioni del Comandante”.
A cura di Stefania Rocco
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Con una foto pubblicata simultaneamente su Instagram, Belén Rodriguez e Andrea Iannone rendono nota la versione dei fatti resa dalla compagnia JetSmarter in merito all’atterraggio d’emergenza a Lamezia Terme per la sigaretta che l’argentina avrebbe fumato durante il volo. Attraverso una mail, la compagnia di noleggio cui Belén e il suo compagno si sono rivolti per il trasferimento da Ibiza a Creta conferma la versione dei fatti resa dalla showgirl e si dissocia dalle azioni intraprese dal pilota del velivolo:

Vi scrivo in merito ai fatti avvenuti in data 17 agosto nel volo Ibiza – Heraklion. Con questa mail ci tengo a informare che i passeggeri Sig. Iannone e Sig.na Rodriguez durante il volo hanno sempre mantenuto un comportamento corretto e rispettoso nei riguardi dell’equipaggio e dell’aeroplano. In particolare, non c’è stato nessun atteggiamento o azione che avrebbe potuto compromettere la sicurezza del volo. Con la presente, ci dissociamo dalle azioni e scelte prese dal Comandante in quanto non pensiamo ci siano stati gli estremi per tale decisione.

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Belén racconta quei momenti di paura

Solo oggi, Belén e Iannone hanno confermato una notizia che circola in rete già da diverse ore. La showgirl argentina e il pilota hanno rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport per chiarire la loro posizione sull’argomento. Belén, in particolare, ha raccontato di essersi fortemente spaventata dopo aver pensato che si trattasse di un rapimento:

Non ho mai acceso una sigaretta in volo. L’altro giorno mi sono davvero spaventata, ho avuto anche una specie di attacco di panico. Per questo adesso andremo per vie legali e nei confronti del pilota partirà una denuncia importante. A un certo punto si sono accese le spie di emergenza e il pilota non ha più voluto parlarci, ha messo il segnale di non disturbare. Il mio fidanzato ha provato a comunicare con lui, bussava alla porta, gli ripeteva please, ma niente. Sentivamo che l’aereo stava scendendo ma non capivamo dove fosse diretto. Non ce lo diceva. Ho anche pensato più di una volta che mi stesse rapendo.

Alle sue parole hanno fatto eco quelle spese da Andrea per raccontare i fatti del 17 agosto:

Era una sigaretta elettronica. Ho avuto molta paura, il comandante ha chiuso la porta e non ha più voluto parlare con noi. Non sapevo dove ci stesse portando, mi pareva di essere al centro di un sequestro. In gara con le moto si rischia sempre, ma non ho mai avuto paura come l’altra sera. Almeno, quando sono in sella, sono io il comandante.

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