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Discoteche chiuse, il dj Luca Dorigo: “Sono inca**ato nero, ora arrotondo facendo il parquettista”

Le discoteche restano chiuse e in Italia monta la protesta. Gestori e addetti ai lavori si sono visti negare la possibilità di riaprire grazie all’introduzione del green pass. La vita di chi lavora in quel settore è ormai stravolta da un blocco destinato a protrarsi. Fanpage.it ne ha parlato con Luca Dorigo. Il dj ed ex tronista di Uomini e Donne ha raccontato come le serate siano calate drasticamente e il compenso dimezzato. Il quarantenne ha espresso la speranza di poter tornare a lavorare in sicurezza.
A cura di Daniela Seclì
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In Italia monta la protesta per la decisione del governo di lasciare chiuse le discoteche. Il premier Mario Draghi ha promesso dei ristori in favore di questo settore ancora bloccato e un'ulteriore riflessione sulle modalità per riaprire in sicurezza. Cresce, tuttavia, il malcontento tra gestori e addetti ai lavori che hanno visto svanire la speranza di tornare a lavorare grazie all'introduzione del green pass. Fanpage.it ne ha parlato con Luca Dorigo. Il dj ed ex tronista di Uomini e Donne (protagonista dell'edizione 2005/2006 e 2007/2008) ha dichiarato di stare facendo i conti con le difficoltà scaturite da questa situazione. Il numero delle serate mensili è calato drasticamente e con loro, si è ridotto anche il compenso. Dorigo ha trovato il modo di adattarsi, ma non può che essere preoccupato per le persone che in questi mesi stanno vedendo vanificati i loro sacrifici. Spera che le discoteche possano riaprire presto in sicurezza.

Il premier Mario Draghi ha comunicato la decisione di lasciare chiuse le discoteche. Allo stato attuale delle cose, non si potrà accedere neanche con il green pass. Cosa ne pensi?

Sicuramente sarebbe stato utile permettere almeno l'accesso tramite green pass. Se fossi il proprietario di una discoteca sarei inca**ato nero per questa situazione. Sono sostanzialmente un "dipendente" del settore e sono comunque inca**ato nero, perché anch'io incontro molte difficoltà. Mi adatto e cerco di trovare altre soluzioni, ma non oso immaginare cosa stia passando quella povera gente che ha investito denaro, forze e tempo su locali che adesso valgono poco o niente.

Va precisato che Draghi ha promesso dei ristori, ma i gestori delle discoteche stanno protestando perché ormai in ginocchio.

Ho visto personalmente delle situazioni devastanti. Conosco un dj che aveva le quote di una discoteca molto famosa a Milano. Lavorava tutte le sere, stava bene, era felice, con i suoi guadagni manteneva anche la madre in difficoltà e pagava un mutuo. Poi è scoppiata la pandemia e ora è sul lastrico. Si è trovato senza lavoro. Non può più mantenere la mamma e ha dovuto chiedere un prestito. È disperato. Conosco tante situazioni del genere, anche la mia non è facile.

Come è cambiata la tua vita?

Saltuariamente faccio dei lavoretti per arrotondare o vado a dare una mano a un amico che fa il parquettista. Non ci trovo niente di male. C'è chi mi dice: ‘Ma sei proprio tu? Possiamo fare una foto?'. E io: ‘Facciamo la foto, ma lasciatemi lavorare' (ride, ndr). Sono passato da avere venti serate al mese, ad averne cinque se mi va bene e a metà della metà del compenso. Anche così, a volte mi dicono di no perché se vado io, la gente si accorge che c'è l'ospite, si accalca e vengono i controlli. Praticamente non riesco a lavorare neanche "gratis".

Maurizio Pasca, presidente di Silb-Fipe (Associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo), ritiene che la chiusura delle discoteche favorisca l'abusivismo di settore. 

È normale. Se le discoteche sono chiuse, dove vanno a sfogarsi questi ragazzi? Se non gli dai modo di andare a ballare, divertirsi e tornare a casa stanchi morti, troveranno un'alternativa. Hanno bisogno dello svago. E penso che anche i genitori sarebbero più tranquilli di sapere i loro figli in un locale dove ci sono i controlli, le telecamere, la sicurezza, dove se succede qualcosa gli addetti ai lavori intervengono, arriva l'ambulanza. Spero che trovino un modo per gestire le discoteche in sicurezza, altrimenti il rischio è che i ragazzi vadano dove non sono controllati.

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Da insider del settore, ti è capitato di pensare a un'ipotetica soluzione?

Secondo me si potrebbe limitare il numero di persone che hanno accesso alla discoteca: paghi per entrare, non un euro simbolico, ma 20, 30 euro e se non puoi permettertelo, salti questo weekend e vai al prossimo. Paghi un servizio, il club diventa esclusivo e all'interno riesci a respirare. Una volta facevi la fila e aspettavi anche le tre di notte che uscissero due persone, per entrare tu e la tua fidanzata. Spero ritornino i club, per evitare che le persone stiano ammassate.

Lo scorso anno, fecero discutere alcune tue dichiarazioni sull'uso della mascherina.

Sono stato frainteso. Ho detto che per come veniva usata, la mascherina non serviva a niente. Intendevo dire che se si è soli all'aperto o su una spiaggia deserta non serve, ma ovviamente è indispensabile se ci sono assembramenti.

Come Draghi ha rimarcato, la ripartenza passa anche e soprattutto dal vaccino.

Rispetto Draghi e credo si possa solo imparare da una persona di quello spessore. Credo che ognuno di noi debba avere il buonsenso di fare la cosa giusta per il prossimo e per se stesso. Già il fatto che il vaccino possa tenere alla larga dalla terapia intensiva è importante. In questo periodo, tutto ciò che può migliorare la vita delle persone e aiutarle è grasso che cola. Credo sia fondamentale anche evitare allarmismi. Restare calmi, per avere la lucidità di capire quale strada prendere anche nel rispetto del prossimo. E personalmente tento anche di aumentare le difese immunitarie mangiando sano e facendo sport.

Amalia Roseti, Luca Dorigo (ai tempi del trono) e Angelique Nanni
Amalia Roseti, Luca Dorigo (ai tempi del trono) e Angelique Nanni

A Uomini e Donne, sei stato protagonista di tre troni di cui due ti hanno visto concentrato su Amalia Roseti. Sei ancora in buoni rapporti con lei e con Angelique Nanni, altra tua corteggiatrice?

Quanto ad Amalia, se la vedo per strada ci faccio volentieri due chiacchiere, però ci siamo persi un po' di vista. Ho soltanto bei ricordi di lei e spero che li abbia anche lei di me. Con Angelique, invece, non abbiamo mantenuto un rapporto. Lei era rimasta molto ferita. Se tornassi indietro con la testa che ho oggi, forse alcune cose le avrei fatte in maniera diversa. In quel momento ero felice e contento di avere accanto i riccioli d'oro di Amalia.

Che ricordo conservi di Maria De Filippi?

Ai miei occhi è sempre stata una persona introversa, molto timida e riservata, ma non per questo non sensibile. Mi sarebbe piaciuto, a livello confidenziale, fare qualche chiacchierata in più con lei. All'epoca avevo 25 anni e davanti a un mostro della comunicazione, un po' di soggezione l'ho avuta. A 40 anni e con l'esperienza che ho oggi, relazionarmi con una persona di spessore così sarebbe diverso.

Il terzo trono lo hai lasciato a metà. Cosa ti ferì così tanto da convincerti ad andare via?

Ero stanco di essere giudicato. Dopo tre troni, sono stato bersagliato in tutti gli angoli della mia persona e della mia vita. La mia fortuna e la mia disgrazia è stato essere sincero e spontaneo. All'epoca ha premiato, per la televisione di adesso invece non so se il mio carattere vada bene.

Quindi ti piacerebbe tornare in televisione?

Sì. L'anno scorso mi hanno chiamato per fare un provino per il Grande Fratello, poi però non ho avuto l'occasione di entrare nella casa. Mi piacerebbe anche fare l'Isola dei famosi. Avrei voglia di mettermi in gioco e fare vedere la mia vera personalità. Adesso ho 40 anni, sono un uomo, ho alle spalle un vissuto che prima non avevo. So di avere la capacità di fare la differenza, ma credo che il problema sia la mia personalità. Sono difficile da gestire.

Parlando del tuo privato, invece, stai accarezzando l'idea di diventare papà?

Magari. Ultimamente qualsiasi ragazza che incontro mi propone: ‘Facciamo un figlio?', a volte per scherzo, a volte seriamente. Ci penso spesso, però sono un romantico, voglio innamorarmi, anche se l'età avanza e non vorrei che un giorno fosse troppo tardi. Intanto, ho una nipotina di 5 anni di cui sono perdutamente innamorato.

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