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Ed Sheeran chiude il suo pub per il coronavirus, ma continua lui stesso a pagare i dipendenti

Ed Sheeran ha dimostrato, ancora una volta, di essere uno degli artisti più generosi della sua generazione. In seguito all’emergenza coronavirus anche lui, come tanti altri proprietari di locali, ha dovuto chiudere il suo pub londinese. Sebbene avesse potuto chiedere il supporto del Governo, tramite incentivi e assegni necessari a sostenere l’attività in tempi di chiusura, abbassando notevolmente lo stipendio dei suoi dipendenti senza rimetterci di tasca propria, la pop star ha deciso di non chiedere l’aiuto dello Stato e di provvedere lui stesso alla paga dei suoi collaboratori.
A cura di Ilaria Costabile
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In seguito all'emergenza coronavirus e alla necessità di adottare il lockdown come misura di prevenzione e sicurezza, affinché il virus non venga diffuso, intere città sono piombate in un assordante silenzio, abbassando la saracinesca di bar, ristoranti, pub ed esercizi commerciali. Ed è accaduto, quindi, anche ad un personaggio noto come Ed Sheeran che ha dovuto chiudere il suo pub in Portobello Road, a Londra. Sebbene l'artista avesse la possibilità di chiedere il supporto dello Stato per affrontare questa emergenza, ha deciso di non contribuire di tasca propria al mantenimento dei suoi dipendenti continuando a pagarli lo stipendio.

Ed Sheeran non ha chiesto l'aiuto del Governo per la sua attività

Un gesto inaspettato e che ha commosso la comunità inglese, quello che Ed Sheraan ha messo in atto in queste settimane di emergenza sanitaria. A supportarlo in questa scelta anche Stuart Camp, suo manager e socio del "Bertie Blossoms" il locale nato in una delle zone più suggestive della capitale e cuore pulsante del Regno Unito. Stando alle leggi inglesi, infatti, i proprietari delle attività potrebbero chiedere delle sovvenzioni allo Stato per non rimetterci personalmente e, di conseguenza, abbassare gli stipendi dei proprio dipendenti fino all'80%. Questo provvedimento non è stato adottato dal cantante, come ha dichiarato anche il suo portavoce, sottolineando che non è stato chiesto alcun contributo governativo per sostenere l'attività. La gestione del pub e dei suoi dipendenti, quindi, è rimasta completamente nelle mani della pop star inglese che, intanto, avrebbe anche fatto beneficenza attingendo dal suo patrimonio circa un milione di sterline.

Qualcuno ha preferito licenziare i suoi dipendenti

Qualcuno, invece, non ha avuto la stessa sensibilità del noto cantautore, nonostante la sua notorietà e i suoi guadagni glielo avrebbero permesso, stiamo parlando di Gordon Ramsay. La notizia che il celebre chef, tra i più amati della tv, abbia licenziato circa 500 dipendenti tramite mail ha fatto il giro del web. Ramsay è stato fortemente criticato per questa scelta, dal momento che non ha lasciato speranze a tutti coloro che hanno lavorato per lui e che, a causa dell'emergenza coronovirus si sono ritrovati senza lavoro e senza un sostegno economico da un momento all'altro.

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