Elisabetta Gregoraci: “È come se avessi 50 anni. Vedendo delle ragazze ridere, ho pianto”
Elisabetta Gregoraci si è raccontata nel corso di una lunga intervista rilasciata al settimanale Oggi. La showgirl ha svelato che, lavorando tantissimo, difficilmente riesce a trovare un po' di tempo da dedicare a se stessa. Anche solo trascorrere una serata con le amiche a ridere e scherzare, è un lusso che fa fatica a concedersi:
"Io lavoro da tantissimo tempo e non mi ricordo l’ultima volta che sono uscita con le mie amiche, quelle vere, e che ho riso con loro e magari…ballato su un tavolo come vedo fare a tante ragazze della mia età. Pensi che pochi giorni fa ero a Firenze per un impegno, venivo da settimane pesanti in cui salivo e scendevo da treni e aerei per lavoro ed ero infinitamente stanca…Mi è caduto l’occhio su un gruppo di ragazze che ridevano e sono ‘crollata': letteralmente. Mi sono messa a piangere senza accorgermene".
Quindi ha spiegato: "È come se dietro di me ci fossero tante vite, tanti traguardi, tanta fatica: come se avessi 50 anni”.
Elisabetta Gregoraci: "Non ricordo più l'ultima volta che sono stata spensierata"
Elisabetta Gregoraci – che di recente ha visitato Medjugorje – ha spiegato che non è sua intenzione lamentarsi del suo lavoro, che ritiene "il più bello del mondo". Vorrebbe, però, avere più tempo per sé stessa ed è intenzionata a far sì che le cose cambino:
"Io mi faccio in quattro per fare stare sempre bene tutti, mi spendo senza ritegno per chi amo, sono piena di attenzioni per tutti, ma non capita mai il contrario. Quello che ho capito ora è che voglio assolutamente che le cose cambino: e prima o poi anche io mi farò un bel regalo, questo è il mio buon proposito per l’anno nuovo. Non ricordo più l’ultima volta che sono stata spensierata e vorrei tanto riprovare questa sensazione".
Elisabetta Gregoraci: "Nathan non è viziato, forse passa troppo tempo con gli adulti"
Infine, la showgirl ha parlato del piccolo Nathan: "È buono, molto sensibile, ma anche estremamente spiritoso: forse sta troppo con gli adulti. Viaggia da quando è piccolissimo, ma mi creda, non è viziato. Io non lo permetto: deve imparare anche lui a conquistare ciò che desidera. Perché nulla ti viene mai regalato".