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Emilio Fede: “Con 8mila euro al mese non posso vivere, io vittima di minacce quotidiane”

Fede si sfoga ancora una volta, lamentando che i suoi 8 mila euro di pensione non gli consentono di vivere: “Devo pagare autista, badante e cameriera. Ricevo minacce inaudite tutti i giorni, ma a chi mi contesta rispondo di andare fanc**o”.
A cura di Valeria Morini
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Ancora una volta Emilio Fede si lamenta pubblicamente della sua situazione economica, con uno acceso sfogo raccolto dai microfoni di La Zanzara, il programma condotto da Giuseppe Cruciani su Radio24. Le finanze dell'ex direttore del Tg4, dopo i sequestri giudiziari e le parcelle degli avvocati, sarebbero tutt'altro che floride, tanto che i suoi 8mila euro al mese di pensione, cui pure la maggior parte delle persone piò solo sognare, non gli basterebbero per vivere.

"Ricevo minacce di violenze, sono farabutti"

Alle domande di Cruciani, Fede ha esordito spiegando di ricevere migliaia di messaggi su whatsapp al giorno con minacce, da parte di persone che lui definisce "I figli dell'orrore". Ha continuato il giornalista:"Sono dei farabutti ricattatori. Alla polizia postale di Milano ho fornito immagini che non oso neanche raccontare. Si parla anche di violenza sessuale, stupro".

Quindi, Fede torna a parlare della difficile questione finanziaria. Ecco perché l'attuale pensione non gli consentirebbe di continuare a condurre il suo stile di vita:

Ho una pensione da 8 mila euro al mese. Dopo 60 anni di giornalismo che devo fare, andare a raccattare la spazzatura? Non mi bastano. Ogni tanto gioco al Super Enalotto e l'altro giorno ho vinto anche 29 euro. Devo pagare la rata della macchina in leasing, l'autista, la badante e l'affitto di casa.

"A chi mi attacca rispondo: andare a fanc**o"

Non solo: Fede sarebbe stato defraudato di una grossa somma di denaro dal suo avvocato storico, Nadia Alecci. Insomma, dopo il licenziamento da Mediaset e i problemi giudiziari ("Silvio non mi dà neanche un euro, disse mesi fa), i tempi d'oro sembrano davvero lontani.

Il mio contratto mi consentiva di vivere bene perché casa e affitto non li pagavo. Se li ho messi da parte? Ho pagato una parcella di 400mila euro all'avvocato Nadia Alecci per tre udienze. Per legge è stata condannata a restituirmi i soldi e ancora adesso li aspetto. Era la mia più grande amica. In banca mi rimangono 12 mila e 600 euro. Tutto il mio gruzzolo è stato sequestrato. Se ci metti che devo pagare la benzina, la cameriera a ore, le bollette dei telefonini…

La sobria conclusione di Fede:

E a quelli che mi dicono ‘Ma io ne prendo 300 al mese', gli rispondo: ma vadano a fare in c**o e a pulire cessi.

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