Emilio Fede difende Francesca Pascale: “Tutto tranne che lesbica”

Emilio Fede entra nel merito dell'affaire Francesca Pascale e delle accuse provenienti da diverse parti che sosterrebbero la compagna di Silvio Berlusconi sia in realtà lesbica. Una notizia emersa qualche giorno fa per voce di Michelle Bonev. E proprio Emilio Fede, exdeus ex machina del Tg4 e più di recente inviato dello sfortunato programma di Cruciani e Parenzo "Radio Belva", ha smentito categoricamente queste notizie, asserendo di conoscere Francesca Pascale meglio di chiunque altro dopo Silvio Berlusconi. Lo ha fatto in un'intervista rilasciata al settimanale "Oggi", nella quale l'ex anchorman ha mostrato l'esigenza di precisare come esista forse la volontà di screditare Francesca Pascale e il ruolo del quale si è incaricata in casa Berlusconi:

Dopo Berlusconi, sono quello che conosce Francy (io la chiamo così, oppure Pascàl) meglio di tutti […] mi ha dato buoni consigli, in passato. E anche io a lei, su come proteggersi dall’invidia, di cui io sono stato vittima, punito per la vicinanza al Presidente. Ma “Megghiu invidiato ca picciatu”, si dice: meglio invidiato che compatito

Ecco poi il necessario passaggio sulle voci riguardanti la presunta omosessualità della ragazza napoletana: "Balle. Io so come stanno le cose. Senza offesa, ma la Pascale tutto è tranne che lesbica. Il problema è che tutte vorrebbero stare al suo posto e così inventano cattiverie. Tre mesi fa mi aveva detto di esser pronta a rinunciare per iscritto a qualsiasi beneficio economico. Case, soldi… A lei spiace apparire come la profittatrice. Anche perché la sua presenza ha ripulito Arcore da presenze che non erano proprio il massimo. I nomi? Quelli che fate sui giornali…". Infine alcune precisazione che lasciano spiragli aperti su eventuali particolari di cui nessuno è a conoscenza ed un piccolo giallo che riguarda il suo rapporto con la stessa Pascale, la quale nel frattempo ha querelato la Bonev:

Di Francy so tutto, tutto, tutto; nessuno sa fino a che punto io la conosca, in senso buono eh. Ma la mia verità ritengo di non doverla raccontare. Lei non deve vergognarsi di nulla. Mi preoccupa chi può apparire all’orizzonte e mi auguro che ci sia un’autocensura. Non si può entrare nelle alcove. Nei giorni scorsi sono spariti dal mio cellulare tutti i messaggi più importanti che mi aveva inviato Francesca. Mah