Emma perdona Belen, ma non troppo: “Un sorriso vale più di 10 schiaffoni”
Emma Marrone in un'intervista per "La Stampa" chiude, questa volta definitivamente, il capitolo "Belen" nella maniera più chiara e limpida possibile. Nel momento in cui la giornalista Marinella Venegoni le chiede ancora una dichiarazione sul gossip delle scorse settimane, quello dell'abbraccio e bacio tra lei e la soubrette argentina a Tu si Que Vales, Emma chiude con molta semplicità, pur non nascondendo una puntina di malizia lasciata tutta nella saggezza popolare di un proverbio.
Partiamo dal presupposto che quello che è successo a me lo so io. Non mi piacciono le guerre dei Roses. Ho 30 anni, una mia serenità, lavoro. Ci ho messo un macigno sopra. Basta con Eva contro Eva, le guerre fra comari non mi appartengono. Un sorriso vale più di 10 schiaffoni.
"Un sorriso vale più di cento schiaffoni". Una chiusura ed una risposta che apre ad un gesto encomiabile, che le fan da sempre dalla sua parte, di sicuro sapranno apprezzare. Il tradimento di Stefano De Martino è quindi definitivamente archiviato, tutto è al suo posto ed i sorrisi sono meglio di 10 schiaffi. Palla al centro e pedalare, ancor di più in questo momento che, da un punto di vista sentimentale, pare aver subito un'altra batosta da Fabio Borriello, che starebbe uscendo con Chiara Biasi. Tornando all'intervista, restano interessanti gli altri spunti di Emma, in particolare sui talent show dove, quando le viene chiesto, a bruciapelo, una differenza tra "Amici" ed "X Factor", chiaramente lei punta a difendere il percorso fatto con Maria De Filippi, pur senza criticare lo show di Sky.
Ad Amici devi venir fuori per quel che canti veramente, e infatti tutti hanno la stessa tuta. A X-Factor anche il vestito aiuta.
Un po' di spazio anche a quale può essere stato il segreto del suo successo, cosa che non è stata replicata con altri personaggi nati dal suo stesso talent e che sono arrivati, come lei, a trionfare al Festival di Sanremo. E qui il riferimento a Valerio Scanu e Marco Carta è molto più che chiaro.
Sanremo non è il passepartout per l'eternità, sono importanti le persone che ti seguono: manager, discografici o anche solo il destino. Questa non è una strada accessibile a tutti, e poi la musica per come la vivo io non è pensare a numeri e classifiche. Bisogna farsi domande: dove voglio andare, con chi sto andando? Io con me stessa sono cattiva, ma mi ha aiutata il non essermi mai detta: "brava".
E un "brava" ad Emma per la sua tenacia e la sua coerenza, possono tranquillamente rivolgerglielo i fan che, proprio questo, amano anche di più la sua storia, la sua vita e le sue canzoni.