Fabio Rovazzi: “Cerco una donna con cui vivere, le storie di una sera non fanno per me”
Intervistato da “Vanity Fair”, Fabio Rovazzi mostra cosa significhi essere un rapper atipico. Autore del tormentone estivo “Andiamo a comandare”, l’artista nega di voler sfruttare la popolarità improvvisamente acquisita per fare colpo sulle donne. Il suo desiderio sarebbe quello di trovare una fidanzata che sia per sempre:
L’acchiappo non mi interessa proprio, le storie di una sera non fanno per me. Se trovo una ragazza voglio vivere con lei, raccattare così è troppo facile e anche un po' squallido. Spero di conoscere qualcuno che non sappia nemmeno chi sono. Perché, diciamo la verità, Andiamo a comandare non è un gran biglietto da visita.
Nega anche di essere diventato improvvisamente ricco:
Per me davvero non è cambiato niente rispetto a prima. Non ho nemmeno guadagnato così tanti soldi come si può pensare. La gente pensa che io sia ricco, ma non è vero. L’elicottero che uso nel video me l’ha prestato un mio fan di Facebook, che mi ha scritto: “Se una volta ti serve un elicottero…”.
Rovazzi: “Non mi drogo, mi fa schifo”
Rovazzi, autore di “Andiamo a comandare”, è uno dei cantanti più ascoltati dell’estate. La sua canzone è diventa un tormentone, grazie anche alla partecipazione di Fedez e J-Ax. È proprio insieme al primo che Fabio andrà in vacanza quest’estate:
Dormirò sempre, sono così stanco. E qualche volta faremo serata (…) Io sono amico di Federico, non di Fedez: insieme cerchiamo di fare una vita normale, cosa per lui quasi impossibile perché tutti lo riconoscono. Ma questa settimana siamo andati un pomeriggio al bowling, non c'era nessuno, è stato bello.
E a proposito della sua canzone più famosa e del messaggio che con essa intendeva dare a chi lo ascolta aggiunge:
Non intendevo fare una canzone educativa o paracula, volevo solo raccontare l'esatto contrario della vita da rapper. Poi che sia stata riletta come canzone positiva mi fa piacere (…) Non sono astemio, ma è vero che bevo poco. La droga non mi interessa per niente: quando, come me, passi tante serate nei locali, poi tutta quella roba lì ti fa anche schifo. Non mi faccio nemmeno le canne, per capire perché basta guardarmi: non ho il fisico.