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Fabio Testi: “Belén? Inventata dalla tv per riempire il vuoto del mondo dello spettacolo”

In un’intervista rilasciata al settimanale Top, Fabio Testi ha detto la sua sulla crisi di cinema e tv. L’attore, inoltre, è tornato con la mente alla sua partecipazione a “L’Isola dei famosi”. Se tornasse indietro non lo rifarebbe perché “di gara di sopravvivenza c’era poco”.
A cura di D.S.
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Intervistato dal settimanale Top, Fabio Testi ha parlato della crisi di cinema e tv:

“Cinema e tv sono due industrie in crisi, come la maggior parte delle industrie italiane. Sono monopolizzate, lavorano solo i soliti noti, creano prodotti scarsi e invendibili. La tv è al 90% campagna elettorale e i talent e i talk show riempiono spazi a costo zero. La tv tedesca ha la metà dei dipendenti dellaRai, costa la metà e fa prodotti da esportazione. Belén è una splendida ragazza inventata dalla tv e dai giornali, per riempire il vuoto che c’è nel mondo dello spettacolo”.

"L'Isola non fu una gara di sopravvivenza. Non la rifarei"

L'attore partecipò alla prima edizione de "L'Isola dei famosi" ma non va particolarmente fiero di quell'esperienza lavorativa:

“Fu un’esperienza di lavoro fuori dal comune: era la prima edizione, si sapeva poco di cosa si trattasse. Venne il produttore a casa mia in campagna, a propormi di partecipare. Eravamo a pranzo coi miei figli e loro mi hanno spinto a partecipare. Ho rinunciato alla tournée in teatro e ho fatto quest’avventura. Poi ho capito che di gara di sopravvivenza c’era poco e mi sono auto-licenziato. Non la farei certo“.

Fabio Testi e l'amore per Antonella Liguori

Infine, Fabio Testi ha parlato della relazione con la sua compagna Antonella Liguori“Ho sempre creduto nel matrimonio e nella famiglia, dunque la scelta di sposarmi è stata coerente con la mia cultura e il mio modo di pensare. Dalla mia prima moglie, la stilista spagnola Lola Navarro, ho avuto tre figli meravigliosi, Thomas, Fabio e Trinidad, che hanno uno splendido rapporto con Antonella. […] L’amara esperienza del primo matrimonio, finito dopo 22 anni in tribunale e 9 denunce penali tutte vinte, non mi ha fatto perdere la fiducia nella possibilità di vivere una vita serena in famiglia, ma prima mi sono dedicato ai miei figli. Li ho mandati tutti all’università in Inghilterra e poi mi sono fatto un regalo: il matrimonio. I figli sono la parte più importante della mia vita e al momento della separazione, ho avuto un trauma violentissimo. Ripeto sempre ai miei amici che ringrazio il mestiere che faccio, perché mi ha allenato a controllare le emozioni e alla fine, sono riuscito a portare avanti il mio progetto di famiglia: tutti e tre laureati, uno lavora in Cina, uno a Londra e la figlia a Stoccolma. Ci sentiamo quotidianamente e ci incontriamo spesso“.

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