Fabrizio Corona: “Sono cambiato, sto sviluppando un altro personaggio” (VIDEO)
In un'intervista a tutto tondo Fabrizio Corona racconta la sua vita, dall'influenza di suo padre Vittorio fino ad arrivare ai suoi due fratelli, che lavorano come documentarista e giornalista professionista. Passando per la sua relazione con Belen Rodriguez afferma che dopo la "tragedia" sentimentale che è stata la fine della storia con l'argentina ha preso "spunto" per creare un portale internet di gossip diventato testata giornalistica. Incalzato dalle domande dei presenti sul mondo del pettegolezzo che oggi include tutto, cultura e politica oltre che spettacolo, si sbilancia su Lele Mora, recentemente al centro di una polemica sui voti che ha cercato di truccare al concorso de "Il più bello d'Italia":
Lele è in una fase della sua vita in cui dovrebbe capire cosa fare da grande. Ha pagato quello che doveva pagare, anche se è un discorso soggettivo, ma quell'epoca è finita. Tutti qui grandi agenti oggi non esistono più. Il lavoro dell'agente è finito, l'ultimo rimasto, Presta si è candidato a sindaco.
Il mondo delle veline e vallette non tornerà più, parola di Fabrizio, visto che è finito il berlusconismo non c'è possibilità che torni un fenomeno come "vallettopoli". Ma uno scoop come quello di Ruby in Messico gli restituisce l'adrenalina di cui ha bisogno per lavorare. Dopo aver fatto una lista delle attività che oggi gestisce, tra gossip e mondo pubblicitario, racconta di non sentirsi un mito:
Incarno il sogno del ragazzo di mentalità medio-bassa di avere soldi, belle fighe e macchine potenti. Oggi sto cercando di sviluppare un altro personaggio
In un "Corona contro tutti" i giornalisti presenti in studio affrontano questioni come il senso di responsabilità e di etica morale. Alla domanda se avesse voglia di circondarsi di persone che non adorano il suo modo di fare risponde semplicemente con un "no" e si leva presto un brusio di sottofondo e del pubblico: il suo ego è troppo forte. E poi, carismatico com'è, finirebbe in breve tempo per far cambiare idea ai non-adoranti trasformandoli in persone che adorerebbero il suo "personaggio".
