Briatore: “1200€ al mese sono pochi. Ai criticoni direi di farsi i conti e non sparare cazzate”
Flavio Briatore chiarisce in un post pubblicato su Instagram che l’intervento a Cartabianca, la trasmissione Rai condotta da Banca Berlinguer, non era volto a beffeggiare le fasce più deboli della società moderna. Sui social si è scatenata il solito tafferuglio ai suoi danni in risposta ad alcune dichiarazioni che miravano a sollevare un problema, non certo a prendersi gioco di chi lo vive nel quotidiano. Briatore si è chiesto come faccia un giovane ad aspirare 1300 euro al mese, una cifra che in altri paesi europei viene considerata ben al di sotto degli standard di qualità cui ambisce un lavoratore. Sui social, nel tentativo di spiegare meglio il suo punto di vista, ha aggiunto:
Bufera sui 1.200 € al mese. Prendiamo come modello una famiglia di 3 persone: affitto appartamento di 2 camere in periferia 500€; luce, acqua, gas, spazzatura 120 €; macchina, assicurazione, parcheggi etc…150€ max un pieno al mese! alimenti 450€ e qui mi fermo..siamo già a 1.220€ !! Manca imprevisti ,scuola, dottore, dentista, abbigliamento….. In Italia se dici come stanno le cose fai subito bufera.. chiederei a tutti i criticoni di farsi due conti invece di sparare cazzate.
L’intervento di Briatore a Cartabianca
Briatore si riferisce alla polemica esplosa ai suoi danni qualche giorno fa quando, nel corso di un intervento reso all’interno della trasmissione Cartabianca, condotta da Bianca Berlinguer, dichiarò:
Si parla sempre di andare all'estero per studiare, ma io dico: andiamo all'estero per lavorare. Gli emigranti italiani che andavano all'estero con la valigia di cartone dormivano in 8 in una camera. Io mi ricordo che quando abbiamo iniziato i negozi Benetton negli Stati Uniti, venivano gli operai e dormivano nel negozio in cui lavoravano. Se mi si dice che 1300-1500 euro sono un traguardo, io non so come uno possa vivere con 1300 euro al mese sinceramente. Lo stipendio di un ragazzo che lavora nel mio ristorante a Londra è di 2500 sterline, mance escluse.