Francesca Cipriani e Bianco dopo la vittoria a La pupa e il secchione
Francesca Cipriani e Bianco vincono La Pupa e il Secchione 2010 e, subito dopo, eccoli sotto i flash dei fotografi attorniati dai microfoni dei giornalisti che vogliono sapere tutto, ma proprio tutto su quello che hanno provato a vincere il reality.
La prima a parlare è una che di reality si intende, Francesca Cipriani: "Sono al settimo cielo, devo ancora realizzare. Non me l’aspettavo, ma ci speravo. Mi sono impegnata, ho studiato tanto, veramente, tutte le notti fino a tardi. Aspettavo da quattro anni questo reality, volevo partecipare, è fatto a pennello per me. Io sono veramente ‘pupa’, ce l’ho nel sangue, la cura dei capelli, del trucco. Sono contenta e voglio continuare la mia strada nel mondo dello spettacolo. Per quanto riguarda lo studio, invece, se inizio a studiare i risultati si vedono. Ero così anche a scuola. Mi è piaciuto molto leggere Siddharta e poi la storia dell’arte. Invece, le materie che mi sono piaciute di meno sono quelle scientifiche".
Ed ecco invece la reazione a caldo del secchione Bianco: "Sono contento di aver vinto, non me l’aspettavo. Ci speravo, ma visto che la vittoria era conseguente a delle prove, il risultato era aleatorio, non potevo esserne sicuro. E’ stata un’esperienza strana: dovevo uscire alla prima puntata e invece sono arrivato fino in fondo. Ho partecipato a questo programma per fare un’esperienza nuova e vedere un mondo fuori dal mio quotidiano e ho scoperto che nell’esercizio fisico non sono così male… insomma, mi sono appassionato al mondo della palestra. Mi rimane ostica, invece, tutta la faccenda del trucco".
Entrambi infine si dicono felici di aver potuto vivere fianco a fianco questa bella esperienza: "Con lui mi sono trovata bene, abbiamo passato bei momenti, ci siamo divertiti e ci siamo sopportati a vicenda, con rispetto ed educazione, senza mai litigare" dice l'ex gieffina, e il suo secchione aggiunge "tra noi si è creato un bel rapporto. Ci siamo divertiti, battibeccando sempre, ma litigando mai. Credo, inoltre, che tra noi ci sia stato un ottimo passaggio reciproco di elementi culturali e di informazioni".
Simona Redana