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Francesca Rettondini ricorda Alberto Castagna: “Un grande amore, lui è sempre con me”

Francesca Rettondini è stata ospite della trasmissione televisiva Vieni da Me condotta da Caterina Balivo. L’attrice e produttrice di film si è raccontata senza filtri: dal dolore per la morte del suo grande amore Alberto Castagna alla sua nuova vita, fino ad arrivare al triste ricordo della Costa Concordia.
A cura di Carmela Cassese
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Francesca Rettondini è ritornata in tv dopo anni di assenza dal piccolo schermo. L'ex presentatrice è stata ospite di Vieni da Me, il programma pomeridiano di Rai1 condotto da Caterina Balivo e si è lasciata andare a delle confessioni sulla sua vita privata e professionale: dalla fine della sua carriera al suo grande amore per Alberto Castagna.

Il ricordo di Alberto Castagna

Dopo anni di silenzio, Francesca Rettondini è tornata a parlare della sua chiacchieratissima relazione con il compianto conduttore di "Stranamore" Alberto Castagna. I due iniziarono a frequentarsi nel 1994 e il loro legame fu oggetto di gossip e discussione: all'epoca, infatti, Castagna era sposato con Maria Concetta Romano. La 48enne, visibilmente commossa, ha riparlato della sua bellissima storia d'amore e della battuta d'arresto della sua carriera lavorativa, fortemente influenzata dallo stato di salute del suo compagno:

Ci sono voluti molti anni per metabolizzare il dolore. La malattia di Alberto mi ha buttato tanto giù al punto da allontanarmi da tutto e da tutti. Poi ho capito che la vita è bella e va vissuta tutta e se prima il mio racconto era intriso di sofferenza, oggi mi racconto con serenità e leggerezza. Il ricordo di lui è sempre in me. Il ricordo, naturalmente resta, ma la vita deve andare avanti.

Il triste racconto del naufragio della Costa Concordia

L'attrice, oggi produttrice di film, ha anche raccontato del naufragio avvenuto il 13 gennaio del 2012 all'Isola del Giglio. La notte del disastro era sulla Costa Concordia per lavoro:"Ero lì perchè dovevo condurre un programma. Era l’ora di cena. Indossavo dei jeans, una maglia con le maniche corte e i sandali e quindi quando è successo tutto e siamo andati fuori mi sono ritrovata a piedi nudi sua lamiera, ma il freddo che ho provato era il freddo interiore nel vedere ciò che stava accadendo. Fortunatamente la mente riesce a dimenticare il dolore e oggi ho un ricordo affettuoso di quelle persone che hanno perso la vita in un incidente stupido e leggero”.

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