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Gabriella Pession prima del marito: “Venivo da esperienze difficili, ho fatto 12 anni di analisi”

Gabriella Pession racconta il periodo difficile vissuto prima di incontrate il marito Richard Flood. Il collega irlandese sposato nel 2016 l’ha tenuta con i piedi ancorati a terra: “Vogliamo fare lo stesso percorso di vita”.
A cura di Stefania Rocco
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Era il settembre del 2016 quando, dopo 4 anni d’amore, l’attrice Gabriella Pession sposò a Portofino il collega Richard Flood, conosciuto sul set di Crossing Lines. Taciturna, emotiva, poco avvezza ai dettami dello star system, Gabriella non ha mai amato parlare della sua vita privata, sbottonandosi solo quando necessario e concedendo poco di se stessa a quanti la osservano recitare in tv o al cinema. C’è un motivo preciso dietro questa sua naturale ritrosia. È lei stessa che, in un’intervista rilasciata al settimanale F, parla di esperienze difficili collezionate prima di incontrare l’uomo per il quale avrebbe rivoluzionato la sua vita:

Siamo diversissimi, io sono passionale vulcanica, emotiva, zero pragmatica. Lui è riflessivo, sensibile, taciturno, logico. Ma vogliamo fare lo stesso cammino di vita. Venivo da esperienze difficili, ma mi sono fatta anche 12 anni di analisi. Ho letto tutto sui narcisi. Mio marito non lo è! È timido, non vuole apparire. Fa questo lavoro con approccio artigianale, di studio.

La Pession, protagonista straordinaria della fiction di successo di Rai2 La porta rossa, non entra nei dettagli di quanto le sarebbe accaduto prima di incontrare Flood, l’unico uomo al quale avrebbe giurato amore eterno e che l’ha resa madre per la prima volta. Adesso, soddisfatta sotto il profilo privato, dichiara di essere pronta ma lanciarsi in qualsiasi sfida:

Da ex pattinatrice le sfide non mi spaventano, Se c’è un passo più lungo da fare io tendo a farlo. Preferisco cadere che nascondermi in un luogo dove mi sento protetta.

Infine, a proposito della serie che l’ha vista protagonista insieme a Lino Guanciale, rivela di essere riuscita a calarsi perfettamente nei panni di Anna anche in virtù di alcuni eventi vissuti in sincrono con la protagonista della fiction:

Arrivavo dalla perdita del mio papà e del migliore amico di mio marito. Che cosa accade quando muore qualcuno che ti è vicino? Passi attraverso la rabbia, apatia, dolore, disperazione e senso di colpa. Ho cercato di lavorare su questo, per creare quel silenzio che ti connette con l’aldilà.

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