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Gaffe di Dan Brown: “Bello il Parlamento italiano”, ma è l’Altare della Patria

L’autore di “Il codice Da Vinci” ha pubblicato una foto del Vittoriano di Roma, scambiandolo per il Parlamento italiano. Una svista che non è sfuggita ai fan, che hanno subissato lo sventurato scrittore con una fiumana di commenti, spesso ironici e spassosissimi. Lui si scusa: “Avete ragione, ho bisogno di un caffé”.
A cura di Valeria Morini
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Lo scrittore americano Dan Brown, noto soprattutto per il bestseller "Il Codice Da Vinci" in questi giorni è in Italia, dove tra l'altro proprio in questi mesi  è in lavorazione "Inferno", il nuovo film di Ron Howard tratto dal seguito del celeberrimo romanzo (anch'esso tradotto in pellicola), che vedrà nel cast Tom Hanks, Felicity Jones e Omar Sy. Nel suo peregrinare nella Capitale, il romanziere ha però commesso una gaffe incredibile, pubblicata sulla sua pagina Facebook. Perduto tra le bellezze artistiche della città, ha postato infatti una foto dell'Altare della Patria, il celebre e imponente monumento che conserva le spoglie del Milite Ignoto, con il seguente commento:

Dicono che assomiglia a una torta nuziale, ma amo comunque il palazzo del Parlamento di Roma.

Brown ha insomma confuso il Vittoriano con Montecitorio, un errore che non è sfuggito ai suoi fan. Una fiumana di commenti è piovuta letteralmente sullo sventurato statunitense, reo di non conoscere a sufficienza la mappa dei monumenti capitolini (ma non ha scritto "Angeli e demoni", ambientato proprio tra le strade di Roma?). Tra questi, non sono mancate frecciatine ironiche:

In Italia diciamo che assomiglia a una macchina da scrivere e non a una torta nuziale! E non è il Parlamento…

Ah Dan… mò ce provo a spiegatte la differenza. Quello che stai a guardà è l'Altare de la Patria, lì ce se riposa er Milite Ignoto.
Er Parlamento sta da n'artra parte e lì ce se riposano, perché non fanno un ca**o, li fii de n'ignoto.

Cosa vi aspettate da uno che pensa che "da Vinci" sia un cognome?

Resosi conto dello sbaglio, Brown si è scusato subito dopo, dimostrando una notevole autoironia e complimentandosi anche per il senso dell'umorismo dei suoi "accusatori".

Esatto, questo è davvero l'"Altare della Patria", e non il Parlamento. Mi scuso per l'errore – a quanto pare ho bisogno di un'altra tazza di caffè questa mattina! Tra i vostri commenti, ho trovato quello di Salvo Cardamone particolarmente divertente. Ha scritto: "Non è il Parlamento, il che spiega anche perché ci piace così tanto". Ok, grazie per il testa a testa, ora mi rimetto di nuovo a lavorare…

La gaffe, comunque, ha generato una serie di meme davvero spassosi.

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