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Gemma Galgani: “Sono bella e in forma grazie al mio lavoro, ma in passato ho sofferto di depressione”

Intervistata da DiPiù, Gemma Galgani ha svelato il suo segreto di bellezza. La dama del trono over di ‘Uomini e Donne’, inoltre, ha raccontato il doloroso periodo seguito alla morte di sua madre, nel quale si ritrovò a combattere contro la depressione.
A cura di Daniela Seclì
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Gemma Galgani si è raccontata sulle pagine di DiPiù. La dama del Trono Over di ‘Uomini e Donne‘ ha svelato il suo segreto di bellezza, che le ha permesso di arrivare a 67 anni con un fisico longilineo. Nessuna crema miracolosa o dieta ferrea, a mantenerla in forma è la sua passione per il teatro e dunque, il suo lavoro:

“Amo il mio lavoro e questo mi tiene giovane nello spirito, mi riempie di entusiasmo e contribuisce a darmi un aspetto più piacevole. A teatro sono direttrice di sala: è un lavoro che si fa in piedi e che mi porta a camminare tanto. E tutto questo movimento aiuta la mia forma fisica”.

Gemma, che ha ritrovato l'amore tra le braccia di Marco Firpo, ha ammesso che la sua vita non è stata tutta rose e fiori. In passato, infatti, si è ritrovata a dover lottare contro la depressione.

"Dopo la morte di mia madre, sono finita in analisi"

Il periodo buio per lei, ha avuto inizio dopo la morte della madre. Gemma lasciò l'Italia sperando di trovare in Kenya, la serenità che cercava.

“Mi riposai fisicamente, ma la depressione non mi abbandonava. Scappare era inutile: la depressione mi avrebbe seguita ovunque, quindi la dovevo affrontare”.

Così, è tornata a Torino per affrontare le cure necessarie: "Mi affidai alla micropsicoanalisi. È un percorso intensivo di salute di psicoterapia. Con questa tecnica le sedute sono concentrate in poco tempo per raggiungere più in fretta il nocciolo del problema. Io mi sottoposi a tre sedute al giorno per sei mesi”. Un percorso non facile per lei. Con fatica, però, è riuscita a "rimuovere le parti più granitiche dei problemi" che l'avevano fatta cadere in depressione. Infine, Gemma ha spiegato perché non è mai ricorsa ai farmaci per guarire dalla depressione:

"Avrebbero ovattato i miei problemi e questo non mi avrebbe permesso di esporli nella loro complessità. L’analisi fortificò il mio carattere".

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