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Gianluca Vacchi si è vaccinato in Serbia: “Siamo grati a Belgrado”

“Stiamo tornando a Bologna dopo la prima dose di vaccino”, racconta l’imprenditore con un video in inglese, a bordo del jet privato che ha riportato lui e la compagna Sharon Fonseca a casa di ritorno dalla Serbia. “Vi siamo molto riconoscenti, torneremo per la seconda dose”, promette Vacchi. Dallo scorso gennaio Belgrado aveva dato ai cittadini stranieri che soggiornano nel Paese la possibilità di prenotare un vaccino a scelta tramite la compilazione di un modulo online. Prima che il “turismo vaccinale” rallentasse le liste d’attesa per gli stessi cittadini serbi.
A cura di Giulia Turco
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Gianluca Vacchi e la sua compagna Sharon Fonseca hanno ricevuto la prima dose di vaccino in Serbia, a Belgrado. L'imprenditore bolognese lo ha fatto sapere ai suoi follower pubblicando un video tramite una serie di Stories su Instagram, che lo mostrano sul volo di ritorno verso l'Italia a bordo di un jet privato. Vacchi avrebbe approfittato dell'apertura da parte del Paese che fino allo scorso mese ha permesso anche ai cittadini stranieri di sottoporsi al vaccino. La coppia ora attende di poter ricevere la seconda dose, nel frattempo Vacchi si è mostrato sereno e ha ringraziato il Belgrado per l'opportunità.

L'annuncio di Gianluca Vacchi a bordo di un jet privato

"Stiamo tornando a Bologna dopo la prima dose di vaccino. Grazie Serbia per averci trattato come vostri cittadini", racconta l'imprenditore con un video in inglese, a bordo del jet privato che ha riportato lui e la compagna Sharon Fonseca a casa di ritorno dalla Serbia. "Vi siamo molto riconoscenti, torneremo per la seconda dose", promette Vacchi. Dallo scorso gennaio infatti il governo serbo ha dato il via libera ai cittadini stranieri di prenotare un vaccino a scelta tramite la compilazione di un semplice modulo online. "Per aderire alle possibilità di vaccinazione in Serbia, dall’11 gennaio anche i cittadini stranieri (con o senza permesso di soggiorno), oltre a quelli serbi, possono esprimere il loro interesse per la vaccinazione contro Covid-19", si legge sul sito dell'Ambasciata.

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Il dietro front della Serbia dopo l'incremento del "turismo vaccinale"

Lo scorso 6 aprile l'Ambasciata serba in Italia aveva ribadito che la possibilità di vaccinarsi era aperta anche ai cittadini stranieri che soggiornavano nel Paese. Forse l'imprenditore è stato tra uno degli ultimi candidati in lista che hanno potuto beneficiare della prima dose, prima che il presidente serbo Vucic facesse un dietro front sul tema dopo un deciso incremento del "turismo vaccinale" a Belgrado, che avrebbe rallentato le liste d'attesa per i cittadini serbi.

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