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Gianni Morandi ricorda papà Renato: “Era un grande, l’ho perso troppo presto”

In occasione della Festa del Papà, Morandi ricorda con affetto il padre Renato, mancato diversi anni fa: “Mi ha trasmesso valori importanti, come il rispetto per gli altri…Quando se n’è andato ho sentito un vuoto incolmabile. Ho tre figli che purtroppo non hanno conosciuto il loro grande nonno”.
A cura di Valeria Morini
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Nel giorno della Festa del Papà, sono tantissimi gli auguri fatti dai vip italiani ai genitori, tra foto ricordo e dichiarazioni d'affetto sulle pagine social. Tantissimi i like raccolti dal post pubblicato da Gianni Morandi, che ha ricordato con amore il padre Renato:

19 marzo, festa del papà.
Io ho avuto un grande papà ma l'ho perso troppo presto.
Aveva 49 anni ed era venuto con me in Venezuela, ad accompagnarmi per un concerto a Caracas.
Era la prima volta che viaggiava in aereo ed era felice…
Mio padre ha sempre lavorato duramente, è stato in guerra in Albania, ha lottato contro la miseria con grande dignità, ha mantenuto la famiglia in tempi molto difficili.
Mi ha trasmesso valori importanti, come il rispetto per gli altri…
Quando se n'è andato ho sentito un vuoto incolmabile.
Ho tre figli che purtroppo non hanno conosciuto il loro grande nonno Renato.

Nel paesino dell'appennino bolognese in cui Morandi è nato, Monghidoro, papà Renato faceva il ciabattino. Ancora giovanissimo, Gianni lo aiutava spesso in negozio, ben prima di diventare una star musicale. In un'intervista di alcuni anni fa, il cantante parlò molto del padre, ricordando anche il terribile momento della sua scomparsa.

Papà era segretario del partito Comunista locale, ogni mattina mi faceva leggere i libri dalla sezione, come il Capitale. Il fatto di leggere a voce alta forse mi insegnava un po' il senso di certe terminologie. (…) Eravamo andati insieme in Venezuela, per un mio concerto. Poi il manager disse a mio padre "Devo portarti a vedere New York". Io tornai in Italia e dopo due giorni ricevo una telefonata e solo a sentire la parola "pronto" capì che si trattava di una cosa grave: infatti era molto di infarto. Era un momento piuttosto duro, sentivo il mondo crollarmi addosso.

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