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Giovanni Ciacci: “Combatto contro la bulimia, ho perso 20 chili”

Ciacci racconta pubblicamente i suoi problemi con i disturbi alimentari. A tre mesi di distanza dall’inizio di un percorso cura, spiega di aver perso oltre 20 chili e di avere intenzione di continuare: “La mia salute con i chili in più era diventata molto precaria, rischiosa e preoccupante ma con la perdita di peso mi sento bene e pronto ad affrontare nuove sfide”.
A cura di Andrea Parrella
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Giovanni Ciacci e i disturbi dell'alimentazione. Il volto televisivo, celebre per il suo ruolo a Detto Fatto, così come per la partecipazione in qualità di concorrente a Ballando con le Stelle, ha raccontato sui social la sua personale vicenda che lo vede da tempo ingaggiato in una lotta con la bulimia. Lo racconta oggi, dopo aver raggiunto già un grande risultato, spiegando di aver perso 20 kg in tre mesi circa, prefissandosi anche un obiettivo per questo percorso:

Sono molto felice di annunciarvi che ho perso in tre mesi -20 kg . Ancora il percorso e’ lungo , faticoso e pieno di tentazioni , ma spero entro dicembre di comunicarvi un nuovo obbiettivo . La mia salute con i chili in più era diventata molto precaria, rischiosa e preoccupante ma con la perdita di peso mi sento bene e pronto ad affrontare nuove sfide .

Giovanni Ciacci e la bulimia: "Ho capito come combatterla"

Oltre a tutti i ringraziamenti ai collaboratori e le persone che lo hanno aiutato in questo percorso, Ciacci ci tiene a indirizzare un messaggi a se stesso: "Grazie a me che forse questa volta ho capito come combattere una brutta malattia che si chiama bulimia". 

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Il caso di Mauro Coruzzi

Ciacci non è il primo personaggio pubblico a raccontare pubblicamente i suoi disturbi alimentari. Nel recente passato, seppur per ragioni diverse, era stato Mauro Coruzzi, in arte Platinette, a far discutere per il suo racconto franco delle difficoltà nel proprio rapporto con il cibo. Problemi che lo avevano costretto ad allontanarsi parzialmente dalla vita pubblica per dedicarsi a un intenso e complesso percorso di cure: "Il mio problema è tutto di origine nervosa – aveva spiegato Coruzzi nel gennaio del 2020 – la mia è fame compulsiva. Mangio anche quando non ce n’è bisogno e il mio disturbo non è genetico, né da associare a una costituzione comunque robusta, ma è di natura psicologica. Per questo so che uno come me, anche se ho raggiunto un buon risultato, la strada è lunga e non si finisce mai: devo stare attento…Poi piano piano la nutrizionista mi ha detto che potevo reinserire gli altri cibi, modificandone le quantità. Ora, mangiando poco e tutto, apprezzo di più il cibo. Una regola che cerco di rispettare sempre è quella di posare la forchetta sul bordo del piatto dopo ogni boccone. Assumo un gusto distacco, gusto e prendo il tempo che ci vuole. Prima invece ingurgitavo alla velocità della luce…"

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