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Giuliana De Sio difende Mario De Felice: “Basta! Definirlo toy boy è squallido e violento”

Giuliana De Sio si è scagliata contro chi ha definito il suo compagno “fidanzato – giocattolo”. L’attrice trova che la definizione sia “squallida, violenta e volgare”. Inoltre, ha aggiunto: “Non sono una consumatrice sentimentale o sessuale di oggetti inanimati”.
A cura di D.S.
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Prosegue la storia d'amore tra Giuliana De Sio e Mario De Felice. In queste ore, però, l'attrice ha espresso il suo disappunto riguardo a come la sua relazione viene trattata dalle riviste di gossip. In particolare, ha fatto riferimento al settimanale DiPiù che ha pubblicato alcuni scatti che la ritraggono con il compagno. Le immagini erano accompagnate dalla frase:

"Sui mari delle trasgressioni, Giuliana De Sio rilancia la moda del ‘fidanzato – giocattolo'".

È stata l'espressione "fidanzato – giocattolo" a farla infuriare. Sul suo profilo Facebook ha replicato:

"Io mi chiedo quanto disprezzo profondo debba covare la stampa italiana per l'umana natura, per le persone, per i sentimenti, per la dignità a cui ognuno di noi ha diritto, per arrivare a definire "Giocattolo" un essere umano. E se lui è un "Giocattolo", cioè un oggetto privo di anima, niente di più di una "cosa", io sarei la giocattolaia, cioè una fabbricatrice o una consumatrice sentimentale o sessuale di oggetti inanimati. E poi, quanti anni deve durare una relazione tra due adulti prima che la cosa debba essere trattata con un minimo di rispetto?"

Infine ha aggiunto:

"La squallida definizione "Toy Boy" coniata dai giornali per definire un essere umano di sesso maschile che si unisce ad una donna più grande di età (non importa se di cinque o venti anni) è terribilmente e malinconicamente offensiva per la persona a cui è rivolta e per la sua partner. Fa di loro due squallidi individui che si intrattengono in una relazione mercenaria o quantomeno opportunistica. È violenta, volgare, acefala, di bassissima lega: basta! Passi finire paparazzata, fa parte del gioco, ma non sopporto che si offenda me e l uomo con cui vivo. I sentimenti non seguono le "mode", almeno non i miei e le persone non sono oggetti".

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